Caute le conclusioni del Consiglio Affari esteri, giovedì summit straordinario dei capi di Stato
Ministro degli Esteri Mogherini: “Forza non sta nell’alzare i toni ma nel parlare con una voce sola”
L’Unione europea “condanna con forza la chiara violazione della sovranità ucraina e della sua integrità territoriale in seguito agli atti di aggressione messi in campo dalle forze armate russe”. Con queste parole si aprono le conclusioni del Consiglio Affari esteri straordinario che si è svolto oggi a Bruxelles. L’Ue chiede a Mosca di “ritirare immediatamente” le sue truppe e spinge per una “soluzione pacifica alla crisi”. Per il momento, si legge ancora nelle conclusioni, “gli Stati membri dell’Ue che fanno parte del G8 hanno deciso di sospendere la loro partecipazione alle attività di preparazione del summit di Sochi di giugno”, e “in assenza di una de-escalation da parte della Russia” l’Unione minaccia di “sospendere i negoziati bilaterali sulla liberalizzazione dei visti” in corso tra Bruxelles e Mosca, nonché “ulteriori misure mirate”.
Insomma per il momento la reazione europea è molto moderata perché lo scopo è “evitare scenari da guerra fredda che potrebbero portare conseguenze a livello internazionale”. Ed evitare sia “un’invasione” che “una ulteriore precipitazione della situazione non solo in Crimea ma anche parte orientale del Paese”, ha spiegati Federica Mogherini nella conferenza stampa al termine del Consiglio. Per il ministro degli Esteri italiano tutti i Paesi Ue sono “consapevoli che la forza non sta nell’alzare toni ma nel parlare con una voce sola”. E per fare questo il Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha convocato un summit dei capi di Stato e di governo straordinario per decidere le prossime mosse.
Affermando che “non esiste una opzione militare”, Mogherini ha spiegato che ora bisogna “vedere come attivare una canale diplomatico efficace per far fare un passo indietro alla Russia”. Domani la responsabile della diplomazia Ue, Catherine Ashton, incontrerà il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov e la stessa Mogherino lo incontrerà mercoledì a Parigi.
“Continueremo a promuovere un dialogo costruttivo volto a raggiungere una soluzione pacifica”, con “iniziative di facilitazione internazionale, in collaborazione con l’Onu, l’Osce e altre organizzazioni internazionali” ha dichiarato Ashton al termine del Consiglio, affermando di accogliere con favore l’ipotesi “di una missione d’inchiesta dell’Osce” in Ucraina.
Alfonso Bianchi
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