Il Presidente americano si è detto “preoccupato” per la riduzione delle spese per la difesa degli Stati membri della Nato. Sull’Ucraina Ue e Usa uniti nell’intenzione di “isolare” la Russia, contro cui minacciano nuove sanzioni sul versante energetico
Ci sono i sorrisi, le strette di mano, le rassicurazioni che chi pensa di creare una “frattura” tra Stati Uniti ed Europa “fa male i suoi conti”. Ma nel corso della sua prima visita a Bruxelles, in occasione del summit Ue-Usa, il presidente Barack Obama lancia agli alleati europei anche un monito preciso, proprio in tema sicurezza, argomento che, con la crisi ucraina sempre in primo piano, monopolizza buona parte dei colloqui. La situazione in Europa orientale, sottolinea il Presidente americano, dovrebbe avere dato a tutti un insegnamento: “La libertà ha un prezzo”. Un prezzo che tutti i membri della Nato devono pagare “se si vuole parlare di sicurezza collettiva”. Ma non tutti, nota Obama con disappunto, sembrano avere intenzione di farlo: “Sono preoccupato – dice – per il livello di spesa in materia di difesa che, in alcuni Stati membri della Nato, sembra diminuire”. Un atteggiamento non accettabile, ricorda il Presidente agli alleati europei che costituiscono la netta maggioranza dei membri dell’Alleanza atlantica (21 su 28). Perché “quella della Nato sia una forza dissuasiva credibile”, chiede Obama, non ci può essere solo “uno sforzo degli Usa o di altri Paesi”, e in futuro occorrerà “controllare che tutti partecipino pienamente per restaurare la fiducia”.
Sulla risposta all’azione muscolare di Putin per “prendere” la Crimea, comunque, l’unità di intenti tra Ue e Usa è totale. La posizione “è forte e condivisa”, assicura il Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. C’è stato un “eccellente coordinamento”, anche sulle sanzioni imposte alla Russia, rilancia Obama, sottolineando che le misure punitive contro Mosca, potrebbero non essere finite. Quelle ulteriori attualmente allo studio avranno inevitabilmente un focus sull’energia: una scelta che non può non avere conseguenze “anche sull’economia globale e su alcuni Paesi europei” ammette il Presidente Usa, ma di un’azione forte non si può fare a meno “affinché la Russia ne senta il peso”. La linea comune, se la tensione non dovesse calare, è quella di “sostenere l’Ucraina e isolare la Russia”, spiega Obama. Già ora Mosca “è rimasta sola” nel difendere le proprie azioni in Ucraina, ma se continuerà con l’aggressione “resterà ancora più isolata”.
L’ultima parola però ancora non è detta e Usa e Ue non rinunciano a lanciare un ultimo appello per un improbabile dialogo con la Russia. Le sanzioni contro Mosca vogliono essere “un incentivo positivo per cercare una soluzione politica”, sottolinea Van Rompuy in conferenza stampa, suscitando non pochi sorrisi, tra cu
i quello del Presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso. La Russia, concorda Obama, “può ancora fare un passo indietro” e questa “è la sola opzione per risolvere il problema”.
Letizia Pascale
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