Costano ai rivenditori europei in media 10 miliardi ogni anno. L’Aula propone tetti massimi unici per tutti gli Stati membri
Sono costi poco chiari, diversi da uno Stato membro all’altro, sconosciuti agli utenti e costano ai rivenditori d’Europa oltre 10 miliardi di euro ogni anno. Il Parlamento europeo interviene per regolare le commissioni che le banche addebitano ai commercianti per l’elaborazione dei pagamenti con carte di credito ecarte di debito. Attualmente a fissare le regole in questo campo sono le autorità nazionali di concorrenza e tra i Ventotto non c’è alcuna omogeneità.
L’Aula invece vuole che questi costi siano uniformati e limitati. Oggi è stato approvato un testo che fisserebbe il tetto massimo delle commissioni a 0,3% per le transizioni con carta di credito e 7 centesimi di euro o lo 0,2% del valore della transazione (se inferiore) per quelle con carta di debito.
I limiti, che si dovrebbero applicare sia alle transizioni nazionali sia a quelle interne all’Ue, diverranno effettivi un anno dopo l’entrata in vigore della norma. Nel lungo termine il beneficio sarà anche per i consumatori: tasse più basse si dovrebbero tradurre in prezzi più bassi per gli utenti di carte.
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