L’esecutivo Ue ha presentato un pacchetto per imporre un limite alle commissioni interbancarie e rendere più trasparenti i pagamenti elettronici. Mastercard: “Ostacolata la concorrenza”
Basta pensare ad un caso concreto: mentre si acquista un biglietto aereo online, al momento di concludere la transazione, il prezzo stabilito schizza improvvisamente verso l’alto, anche di dieci euro, quando si arriva al momento di pagare con carta di credito. Secondo la Commissione europea bisogna impedire che questo accada. Come? Tagliando i costi delle commissioni interbancarie, quelle cioè che la banca del consumatore e del venditore si applicano a vicenda. Un vantaggio non da poco per i cittadini, almeno secondo Bruxelles, per cui la misura potrebbe fare loro risparmiare circa 730 milioni di euro ogni anno.
È questa una delle nuove linee guida proposte dall’esecutivo Ue per cercare di regolare il mercato dei pagamenti nell’Unione. La proposta fissa nuovi limiti per le commissioni applicate dalle banche nel processare i pagamenti tramite carte di credito. Se Adesso la media europea è di 0,9% e le commissioni possono arrivare fino all’1,5%, le nuove regole intendono limitare i costi a 0,2% sulle transazioni con carte di debito (come il bancomat) e 0,3% per quelli con carte di credito. In questo modo per un commerciante, secondo Bruxelles, dovrebbe essere indifferente ricevere la somma dovuta in contanti o con carta. Secondo la proposta della Commissione, per i primi 22 mesi il tetto alle commissioni varrà solo per le transazioni internazionali, mentre successivamente entrerà in vigore anche per i pagamenti all’interno del proprio Paese.
“Nell’Ue il mercato dei pagamenti è frammentato e caro, il suo costo supera infatti l’1% del Pil dell’Unione, ovvero 130 miliardi di euro l’anno”, una cifra che “la nostra economia non si può permettere”, ha commentato il commissario al Mercato interno, Michel Barnier. La proposta presentata oggi “promuoverà il mercato unico digitale abbassando i costi e aumentando la sicurezza dei pagamenti via internet, a beneficio sia dei dettaglianti sia dei consumatori”, ha spiegato.
La proposta si applica in particolare a Visa e Mastercard: per i pagamenti con le carte di questi due colossi (che non sono banche a tutti gli effetti), il rapporto è tra consumatore, negoziante e le loro due banche. Restano invece escluse American Express o Diners che forniscono esse stesse servizi bancari, utilizzando un sistema che non comporta quindi commissioni interbancarie.
“Oggi i prezzi al dettaglio sono gonfiati a causa delle commissioni” ha spiegato anche il commissario alla Concorrenza, joacquin Almunia, coautore della proposta, assicurando che “i consumatori trarranno vantaggio dalla sparizione di questi costi striscianti perché i venditori faranno prezzi al dettaglio più bassi”. Insomma, conclude riferendosi al dibattito già nato intorno alla proposta, “non c’è motivo di pensare che i costi aumenteranno perché ci sarà maggiore trasparenza”.
Sul tema in effetti non mancano le obiezioni: secondo alcuni, con il taglio delle commissioni gli istituti cercheranno di scaricare diversamente i costi sui clienti, provocando loro alla fine un danno anziché un vantaggio. A farsi sentire è stata soprattutto MasterCard, che, secondo Barnier, “ha fatto una campagna irragionevole e insensata” contro la proposta “prima ancora di conoscerla esattamente”: “Sono stato oggetto sulla stampa di una campagna veramente inedita e che mi ha sorpreso – denuncia Barnier – non ho mai visto una cosa del genere interviste sollecitate, studi pagati, contestazioni”. Un atteggiamento diverso da quello di Visa che, secondo il Commissario, “si è comportata in modo responsabile avviando un dialogo costruttivo con la Commissione”.
“Pur condividendo gli obiettivi della Commissione – torna a ribadire ancora oggi in una nota Javier Perez, Presidente di MasterCard Europe – temiamo che alcune delle proposte legislative non favoriscano tali finalità e possano in realtà danneggiare e penalizzare i consumatori e i piccoli commercianti, ostacolando la concorrenza e l’innovazione nel panorama dei pagamenti europei”.
La Commissione non si è concentrata solo sul taglio delle commissioni interbancarie. Il pacchetto intende anche rendere più sicuro l’impiego di servizi di pagamento via internet a basso costo, includendo nell’ambito di applicazione i cosiddetti nuovi servizi di ordine di pagamento. Si vuole inoltre migliorare la tutela dei consumatori dalla frode e dall’eventualità di abusi e incidenti di pagamento: in particolare in caso di pagamenti con carta non autorizzati ai consumatori potrà essere chiesto di sostenere perdite fino a 50 euro, rispetto ai 150 attuali. E ancora la direttiva aumenta i diritti dei consumatori in caso di bonifici fuori dall’Ue e promuove l’emergere di nuovi operatori per favorire la concorrenza.
Letizia Pascale