Durerà in tutto meno di un’ora è mezza, più che un summit è quasi un happening. Eppure il vertice Ue-Usa a Bruxelles, e la prima visita ufficiale di Barack Obama a Bruxelles, è sicuramente l’evento dell’anno per le istituzioni comunitarie, con l’edificio del Consiglio Ue che si sta letteralmente trasformando per ospitarlo.
Oltre ad Obama per gli Stati uniti vi prenderanno parte il segretario di Stato, John Kerry, il Consigliere per la sicurezza nazionale, Susan Rice, il responsabile del commercio Michael B. Froman. Per l’Europa i due Presidenti, José Manuel Barroso e Herman Van Rompuy, l’Alto rappresentante Catherine Ashton, il commissario per il commercio Karel De Gucht e poi i due rispettivi ambasciatori. La scelta dei partecipanti è dovuta al fatto che le discussioni verteranno su tre argomenti principali: la sicurezza e la stabilità internazionale, le nuove sfide globali e l’economia. Ma sarà soprattutto questo ultimo punto, e nello specifico sui negoziati in corso sul Ttip, il Transatlantic Trade and Investment Partnership, l’accordo commerciale che mira a liberalizzare gli scambi tra Europa e Stati Uniti, che si concentreranno le discussioni. La strategia per la crescita economica è la priorità dell’amministrazione Obama e che con i vantaggi economici stimati per l’Europa a 119 miliardi l’anno e per gli Usa a 95, il tema Ttip fa gola a entrambe le parti.
“La gran parte delle questioni non necessita l’attenzione diretta dei presidente, perché ci sono discussioni tecniche in corso su cui si avanza con tranquillità, ma ci sono altri temi su cui invece è importante fare un punto politico per dare una maggiore spinta alle trattative. E tra questi c’è il Ttip”, spiega una alta fonte europea. Le discussioni sul trattato di libero scambio tra Usa e Ue, iniziate lo scorso luglio, “sono in una fase ancora precoce” e c’è “ancora molto lavoro da fare”, per questo nell’incontro con Obama l’Ue vuole “verificare le intenzioni americane”, e fare chiarezza su alcuni punti delicati, spiega ancora la fonte, come la tutela di alcuni “prodotti sensibili”. L’Ue ad esempio è interessata a facilitarele vendite oltre oceano dei suoi prodotti tipici come formaggi, vini e olii ma alcuni Stati come l’Irlanda temono un’invasione di carne bovina statunitense che potrebbe privare il Paese di fette significative di mercato comunitario.
L’Europa poi vuole ottenere delle garanzie sulla questione dello scandalo Nsa e con Obama intende chiarire i limiti alle attività di spionaggio che considera “legali e legittime”, ma che comunque ritiene debbano “rispettare un quadro giuridico solido per proteggere l’integrità dei cittadini e di altri attori, soprattutto economici”.
La discussione sulla Crimea pure sarà in agenda ma visto che se ne parlerà al vertice del G7 a L’Aia mercoledì ci sarà solo da ritornare su alcuni particolati ma non si attendono grandi decisioni. La vicenda sarà però di nuovo discussa, dal punto di vista economico, anche la settimana prossima quando è previsto un Consiglio Energia allargato agli Usa. E’ lì che si parlerà “dell’approvvigionamento di energie, e specie di gas naturale e di scisto”. Un argomento fondamentale per l’Ue, che punta a diversificare le sue fonti di approvvigionamento in un’ottica anti-russa, e per gli Stati Uniti, che mirano ad ampliare il proprio mercato.
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