L’Aula aveva chiesto un correttivo 2013 da 3,9 miliardi come condizione preliminare per votare sì
Il Consiglio ha inserito nella cifra anche 400milioni di euro destinati agli alluvionati in Germania
Lamassoure: “Quei soldi andrebbero presi dal fondo di solidarietà, hanno obbedito ai tedeschi”
Quando il gioco sembrava ormai fatto e tutti pensavano che bastasse solo il voto della Plenaria, atteso per la prossima settimana, per approvare finalmente il Bilancio pluriennale dell’Ue e porre fine a questa telenovelas infinita, ecco che un piccolo colpo di scena dell’ultimo secondo rischia di nuovo di far saltare tutto.
Il Comitato dei rappresentati permanenti (Coreper) lunedì scorso ha dato il suo assenso all’esborso di 3,9 miliardi di euro della parte mancante degli 11,2 miliardi richiesti dalla Commissione per onorare tutti i pagamenti per l’anno incorso, condizione ‘sine qua non’ che il Parlamento europeo aveva dato per approvare il Multiannual financial Framework (Mff) per il periodo 2014-2020. Fino ad ora i Ventotto avevano garantito solo 7,3 miliardi, rischiando così di far cominciare all’Unione il nuovo anno con dei debiti pregressi, debiti che sarebbero quindi gravati sul Bilancio del 2014. Il problema per i parlamentari è che all’ultimo secondo gli Stato hanno deciso di inserire all’interno di questi 3,9 miliardi, 400milioni di euro destinati agli aiuti per i Paesi colpiti da alluvioni nel corso dell’estate 2012: 360,5 milioni a favore della Germania, 21,7 milioni per l’Austria, 15,9 milioni per la Repubblica ceca e 2,5 milioni per la Romania.
“È come dire ‘Vi diamo 3,9 miliardi e ce ne prendiamo immediatamente indietro 400 milioni’, e tutto per accontentare la Germania” si è lamentato Alain Lamassoure (Ppe), presidente della commissione Bilancio del Parlamento che ha parlato di “forti pressioni tedesche all’interno del Coreper”. Il problema non sono i 400 milioni euro, né la loro destinazione, ma il fatto che siano stati presi dalla manovra correttiva per il 2013. “Siamo dispostissimi a dare il via libera ai fondi per le alluvioni, ma servono soldi aggiuntivi. Gli Stati hanno violato il patto, non possiamo accettarlo” ha continuato Lamassoure. La questione, più che tecnica o economica, è di principio, ma un principio che se violato creerebbe un pericoloso precedente. “Di solito i soldi per le catastrofi naturali vengono presi dal ‘Fondo di solidarietà’ che è al di fuori dei tetti di spesa del bilancio Ue” spiega Giovanni La Via (Ppe) relatore per l’Aula del Bilancio 2013. “Questo – continua il deputato – serve a fare in modo che i soldi legati alle emergenze non vengano presi da altre politiche che sarebbero altrimenti private delle loro risorse. Se prendessimo i 400 milioni per le alluvioni dalla manovra correttiva per il 2013 questo costituirebbe un precedente pericoloso”.
Oggi è in programma un Trilogo con Commissione e Consiglio Ue sul tema, se non si troverà un accordo su questo punto l’Aula ha già fatto sapere che sposterà il voto sul Mff al mese prossimo. “La votazione è già in programma per il 24 ottobre, ma non accetteremo i diktat del Consiglio. O si risolve immediatamente la questione o sposteremo il voto al 19 novembre e continueremo le trattative” ha avvertito Lamassoure.
Alfonso Bianchi
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