Il testo della Commissione sarà discusso al Summit, si punta a renderlo attuativo entro il 2014
Andor: “Una provvedimento concreto per affrontare il livello record di disoccupazione”
Come annunciato dal Presidente José Manuel Barroso, la Commissione europea ha elaborato la sua proposta per rendere l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, operativa al più presto possibile. Il provvedimento, proposto dal Consiglio europeo nella riunione sul bilancio pluriennale di febbraio, ha assegnato 6 miliardi di euro per il periodo 2014-2020. Barroso ha voluto pubblicarlo alla vigilia del summit dei capi di Stato e di governo in modo tale che possa finire sul tavolo del vertice per essere approvato nei tempi più stretti possibili, con la speranza che possa essere attuativo già all’inizio del prossimo anno.
“Recependo il forte segnale politico lanciato dal Consiglio a sostegno dell’iniziativa della garanzia per la gioventù e di altre misure concepite per affrontare il livello record di disoccupazione giovanile, la Commissione ha messo a punto una proposta concreta per consentire agli Stati membri di cominciare a utilizzare le risorse disponibili subito dopo l’entrata in vigore del nuovo quadro finanziario 2014-2020”, ha dichiarato László Andor, commissario per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione.
L’iniziativa dovrebbe aiutare in particolare giovani senza lavoro e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione nelle regioni dell’Ue con un tasso di disoccupazione giovanile nel 2012 superiore al 25%, e tra queste c’è anche l’Italia, con lo scopo di integrarli nel mercato del lavoro.
I fondi verrebbero messi a disposizione degli Stati membri per finanziare, nelle regioni ammissibili, misure attuative della raccomandazione concordata nel Consiglio Affari sociali del 28 febbraio. I Paesi Ue dovranno fare in modo che i cittadini, fino all’età di 25, anni ricevano un’offerta di impiego di qualità, ricevano formazione continua con apprendistati o di tirocinio entro quattro mesi dall’uscita dal ciclo scolastico o dall’inizio del periodo di disoccupazione.
Il tutto con soldi provenienti per 3 miliardi da una linea di bilancio specifica per l’occupazione giovanile e altri 3 miliardi dal Fondo sociale europeo (Fse). Quest’ultimo, in quanto fondo di coesione, sarebbe l’unico che dovrebbe poi essere integrato con una quota di fondi nazionali, ma per il resto tutti i soldi sarebbero europei.
Nel gennaio 2013, il tasso di disoccupazione giovanile nell’Ue era del 23,6%, più del doppio di quello delle altre fasce di età. Sette milioni e mezzo di giovani, tra i 15 e i 24 anni, sono disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione, con alcune regioni in cui la percentuale è molto più negativa.
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