La ‘rottamatrice’ ante litteram del Pd fu eletta nel 2009 prendendo più voti di Berlusconi
Dovrebbe succederle Laura Puppato che quasi sicuramente preferirà restare in Senato
Quella con cui l’eurodeputata Debora Serracchiani si aggiudica la poltrona di Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia è una vittoria “nonostante”: nonostante quello che sta succedendo a Roma, nonostante il Partito Democratico, nonostante nessuno ci credesse più. Il vento che in questi giorni tirava dalla capitale verso Trieste sembrava non promettere nulla di buono. E invece, a sorpresa, l’ex volto nuovo dei democratici ha portato a casa il risultato, vincendo contro il presidente uscente, Renzo Tondo, candidato del centrodestra. Certo, si tratta soltanto di una vittoria di misura, con appena poche migliaia di voti di scarto. Ma di questi tempi, a sinistra sembra già un miracolo. “Siamo diventati una bestia rara: un centrosinistra che vince non si è mai visto” ha commentato impietosa Serracchiani quando il risultato è diventato ufficiale. Non solo: “Ho vinto perché dal 25 febbraio non sento nessuno del mio partito” e “perché non faccio parte dell’apparato” ricorda in ogni intervista rilasciata.
Ma c’è anche chi preferisce dare alla vittoria una spiegazione più positiva. Ad esempio che ad aiutarla sia stato anche il suo impegno a Bruxelles come eurodeputata dal 2009. “Debora è la persona più indicata per questo impegnativo compito, per l’esperienza maturata e per l’autorevolezza che ha acquisito come relatrice a Bruxelles di dossier strategici per il futuro dell’economia, che ne fanno una personalità politica di dimensione europea” ha commentato l’eurodeputata del Pd e vicepresidente a Bruxelles del gruppo dei Socialisti e Democratici, Patrizia Toia. L’elezione “è una bellissima notizia per coloro che credono che l’esperienza, la cultura e il respiro europeo siano essenziali per guidare le istituzioni pubbliche”, si è congratulato il vice presidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella.
Quello di parlamentare europea, per Debora Serracchiani, 42enne, avvocato del lavoro, è stato fino a questo momento l’incarico più importante. Prima era stata consigliera provinciale e segretaria del Pd a Udine ma lontano dal suo territorio erano in pochi a conoscerla. La svolta, arrivò con un discorso pronunciato all’assemblea dei circoli del Pd nel 2009: un intervento di 13 minuti molto critico verso la dirigenza del partito che venne condiviso migliaia di volte online. Da lì, la fama nazionale e la candidatura al Parlamento europeo, in nome del rinnovamento. Il successo fu travolgente: Serracchiani diventò eurodeputata con 144.558 preferenze, come pochi altri candidati in Italia, addirittura più di Silvio Berlusconi.
A Bruxelles Serracchiani è parte della Commissione trasporti e turismo, tra i suoi ultimi impegni quello come relatrice del provvedimento per le nuove norme sulla rete ferroviaria europea. Ora, con l’elezione a presidente del Friuli, la sua avventura europea è però destinata a finire: la carica di governatore è infatti incompatibile con quella di eurodeputato. Perché la conclusione dell’attività a Bruxelles diventi ufficiale ci vorrà circa un mese: giusto i tempi tecnici per le comunicazioni tra Roma e Bruxelles. Per allora bisognerà avere deciso chi prenderà il suo posto. Si procederà secondo l’ordine di preferenze delle elezioni europee del 2009, fanno sapere dal Partito democratico. Secondo questa logica, prendere il posto di Serracchiani toccherebbe a Laura Puppato, ma sembra difficile che la già candidata alle primarie del Pd rinunci alla carica di senatrice conquistata alle scorse elezioni per appena un anno di mandato europeo. Scendendo quindi ancora una posizione della classifica si arriva al nome di Franco Frigo, padovano, ex presidente della Regione Veneto. È quasi sicuramente lui che prenderà quindi il posto della Serracchiani.
Letizia Pascale