Šuica: “Sfide demografiche siano al centro della politica di coesione post-2027”

Bruxelles – La politica di coesione per risolvere e vincere le sfide demografiche che non sorridono all’Unione europea. Bassa natalità, una popolazione sempre più anziana. In Commissione un’idea c’è: farne una questione centrale delle politiche pensate per le regioni e i territorio dell’Unione. “Lo scenario ideale sarebbe che la demografia diventasse uno degli obiettivi di investimento specifici della politica di coesione per il periodo di programmazione successivo al 2027”, scandisce Dubravka Šuica, commissaria responsabile per Democrazia e demografia, in occasione della conferenza sul futuro delle politiche di coesione organizzata dal ministero per lo Sviluppo delle regioni della Croazia.

Nessuno ignora una situazione da cui nessuno, nel club dei Ventisette, è escluso. C’è la consapevolezza che occorra sostenere “gli Stati membri ad affrontare meglio la situazione, ciascuno a modo suo, con l’aiuto europeo” per rispondere meglio alle “sfide demografiche che devono affrontare”. Perché ovunque, sottolinea Šuica, si registrano “tendenze demografiche negative“, che incidono sulla “competitività dell’Europa a livello globale”. Questo aiuto europeo “si manifesta nel modo più concreto attraverso i fondi dell’Unione Europea, e quindi la politica di coesione è di fondamentale importanza”.

E’ convinzione dell’esecutivo comunitario che solo con una politica di coesione post-2027 mirata si potranno dare risposte concrete alla decrescita europea. “Solo in questo modo saremo in grado non solo di fornire un’assistenza mirata al numero crescente di regioni che si trovano ad affrontare sfide sempre più tangibili, sfide demografiche”, insiste Šuica. In questo percorso di ridefinizione dell’agenda per le regioni dell’Ue, servirà anche “stabilire indicatori chiari con i quali saremo in grado di monitorare con precisione i risultati di questi investimenti a livello dell’Unione europea”.

Non c’è dubbio, e la commissaria lo ripete con maggior vigore: “La politica di coesione è lo strumento principale di cui disponiamo per rispondere positivamente alle tendenze demografiche che emergono da decenni nelle nostre regioni”. Una sottolineatura di fine intervento rivolta alla politica, centrale e locale, responsabile per la definizione dei piani e un corretto utilizzo delle risorse europee. “Colgo l’occasione per attirare la vostra attenzione sulla demografia”. Un invito alla classe dirigente della Croazia, ma che vale per tutti.

(di Emanuele Bonini)

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