Bruxelles – Giù le mani dalle politiche di coesione e, soprattutto, dai suoi fondi per i territori. L’emergenza maltempo di queste settimane rilancia il ragionamento su strategie di difesa del suolo e come finanziarle, e qui le Regioni italiane hanno le idee chiare. La politica italiana, a prescindere dal colore politico delle varie amministrazioni locali, vuole preservare i fondi che servono per lo sviluppo e il miglioramento delle realtà territoriali. “La coesione è fondamentale”, sottolinea Antonio Mazzeo (Pd), presidente del Consiglio regionale della Toscana e membro del Comitato europeo delle regioni (Cor), a Bruxelles per una serie di incontri istituzionali. “Abbiamo bisogno di più coesione, di più fondi di coesione. E’ quindi importante metterci più risorse, non sottrarle”.
Stessa linea quella di Alberto Cirio (Fi). In occasione dell’ultima sessione plenaria del Cor (24-25 maggio) anche presidente delle Regione Piemonte lamenta come di fronte ad emergenze quali alluvioni o siccità “spesso usiamo fondi che serverebbero per altro, come quelli di coesione”. Per questo “auspico che la Commissione si doti di uno strumento per affrontare questo tipo di emergenze”.
Da questo punto di vista d’accordo anche Fratelli d’Italia. “Non si possono distrarre le risorse dei fondi di coesione per affrontare le emergenze”, ribadisce il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. “I fondi di coesione vanno preservati e valorizzati”, dice in occasione dei lavori del Comitato europeo delle regioni. Anche il governatore abruzzese sposta la linea di “un fondo specifico” europeo da destinare ai fenomeni meteorologici estremi, così da lasciare intaccate le risorse dei fondi di coesione e permettere alle regioni di andare avanti nel loro processo di rilancio.