Bruxelles – Migliorare la qualità dell’istruzione, sviluppare le competenze degli studenti e adeguare gli ambienti scolastici alle esigenze educative moderne. La politica di coesione ‘va a scuola’, con un programma operativo nazionale di complessivi 3,7 miliardi di euro (di cui 983,3 milioni dal Fondo sociale europeo e 1,67 miliardi dal Fondo europeo di sviluppo regionale) per il ciclo 2014-2020. Potenziamento delle competenze, innovazione didattica, inclusione e riqualificazione degli spazi le quattro aree principali di intervento. Il 96,5% dei finanziamenti sono è stato destinato all’istruzione e formazione (1,8 miliardi) e servizi digitali (1,7 miliardi), per la realizzazione complessiva di 68 grandi progetti.
Tra i principali progetti finanziati dal programma spicca VALUE (Valutare gli apprendimenti e valorizzare le eccellenze), iniziativa promossa da Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) per migliorare la qualità dell’istruzione in Italia. Il progetto si focalizza sull’importanza della valutazione degli apprendimenti degli studenti e sull’individuazione delle eccellenze, al fine di promuovere un sistema educativo più equo ed efficace. Attraverso VALUE, vengono sviluppate metodologie e strumenti innovativi per la valutazione e il monitoraggio degli apprendimenti, al fine di fornire agli insegnanti, alle scuole e alle istituzioni un supporto prezioso per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento. Il progetto mira, inoltre, a valorizzare le buone pratiche e le esperienze di successo, promuovendo la diffusione delle migliori strategie didattiche e la condivisione delle conoscenze tra le scuole italiane.
Campania (645,9 milioni di euro, pari al 17,5% del totale erogato), Sicilia (482,6 milioni, 13,1% del totale) e Puglia (407,1 milioni, 11%) le regioni che più hanno beneficiato dell’azione promossa dal Pon Scuola. In queste tre regioni sono stati avviati 36.456 progetti (il 42,4% sul totale).
Emanuele Bonini