Ferreira: “Politiche di coesione sono anche risposta alle crisi”

Bruxelles – Sviluppo, crescita, innovazione. Le politiche di coesione sono tutto questo, e anche di più. Sono diventate anche uno strumento di risposta alle crisi. A chi non se ne fosse accorto, la commissaria per la Coesione, Elisa Ferreira, ricorda che “la coesione ha mobilitato 23 miliardi di euro nell’ambito dell’iniziativa di investimento in risposta al coronavirus, la CRII, per aiutare durante la crisi Covid”. Lo ha fatto ” sostenendo l’assistenza sanitaria e il lavoro e le piccole imprese per andare avanti, dando ossigeno all’economia, alle scuole e ai centri sanitari, mantenendo la nostra società e la nostra economia viva”.

Tiene a sottolinearlo alla platea di Torino, in occasione del forum delle città. Sceglie questo contesto per richiamare le centralità dei comuni. Perché è a livello locale che tutto avviene, poi, all’atto pratico. “In ogni crisi, le città sono state la punta di diamante dell’Europa, in prima linea nell’azione, come fornitori di servizi pubblici, dagli ospedali per i malati di Covid, ai centri di accoglienza per i rifugiati”, sottolinea Ferreira. Per questo, da quando sono state lanciate le politiche di coesione, “la politica di coesione si è evoluta, ha reagito, è stata con voi, fornendo un sostegno inestimabile in queste situazioni senza precedenti“.

Oltre ai 23 miliardi di euro mobilitati per rispondere alla crisi sanitaria, regioni ed enti locali hanno potuto contare su React-EU, lo speciale programma di assistenza alla ripresa compreso nel più ampio piano di ripresa europeo, NextGenerationEU, in cui è compreso anche il recovery fund. “Nell’ambito di REACT-EU sono stati riprogrammati 51 miliardi di euro in aggiunta al bilancio 2014-2020 per sostenere la ripresa economica”. Si tratta di risorse aggiuntive rispetto ai fondi strutturali della politica di coesione.

(Emanuele Bonini)

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