Politiche di coesione, in Umbria 721mila euro per la ciclovia del Trasimeno

Bruxelles – Sviluppare la cultura della bicicletta e il suo utilizzo, in un Paese povero di due ruote ecologiche. Le politiche di coesione, in Umbria, puntano anche alla mobilità sostenibile, uno dei temi di rinnovata priorità sulla scia del Green Deal europeo. Il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) finanzia l’azione del Programma operativo regionale che mira a realizzare oltre 10 chilometri di percorso ciclabile nell’area sud-ovest del lago Trasimeno. Per questo sono stati messi a disposizione 721mila euro per realizzare le tratte Sant’Arcangelo – Canale dell’Anguillara e Poggio di Braccio – Porto di Panicarola. Obiettivo di questo intervento Ue è sviluppare il cicloturismo, opportunità economica mai sfruttata a meglio delle possibilità all’interno del Cuore verde d’Italia.

Si stima che le persone che visitano altre località in sella alla bicicletta sfiorano il 40% dei turisti attivi. Si tratta di uomini e donne principalmente stranieri, anche se sono molti gli italiani a prediligere questo tipo di attività. A oggi, però, le regioni italiane che intercettano maggiori porzioni di questa fascia di visitatori sono Trentino-Alto Adige (30%), Lombardia (14%) e Veneto (12%). L’Umbria dunque è indietro, ed è decisa a recuperare, con il contributo dell’Unione europea.

Regione Umbria e Commissione europea vogliono rendere accessibile quello che oggi è un itinerario con un livello di difficoltà medio-difficile ma comunque suggestivo. Attorno al lago Trasimeno si snodano Paesi da scoprire, punti ristoro, e punti panoramici. Tutti gli ingredienti per valorizzare patrimonio naturale ed eno-gastronomico, sostenendo economia ed eccellenze locali.

L’intervento di sviluppo per la ciclabilità loca intende contribuire alla “chiusura” dell’anello del Trasimeno, rendendo possibile la percorrenza quasi esclusivamente su sede propria, su un percorso sterrato privo di asperità. Con questi interventi si mira ad aumentare, in maniera sostenibile, la competitività internazionale delle destinazioni turistiche della Regione, valorizzando gli specifici vantaggi competitivi locali, in primo luogo le risorse naturali e culturali.

Umbria e Commissione europea non hanno dubbi: la realizzazione di ciclovie ed itinerari su strade a basso traffico, in quelle aree sprovviste di itinerari o di tragitti al momento non semplici da percorrere con mezzi non a motore, tenderà necessariamente ad incentivare in generale l’uso della bicicletta, con una ricaduta economica e sociale di grande rilevanza per la capacità delle ciclovie di instaurare una riconoscibilità turistica dei luoghi attraversati e offrire una nuova modalità di fruizione degli stessi. Ciò sarà ancora più rilevante se si considera che lo sviluppo delle ciclovie contribuisce significativamente al processo di rivitalizzazione dei borghi e dei centri storici minori, nonché al rilancio delle aree interne meno antropizzate.

Da notare come il progetto avviato con il Por dell’Umbria preveda tre sezioni di questo anello ciclabile tutto nuovo (Canale Anguillara – Castiglione del Lago; Sant’Arcangelo – Canale dell’Anguillara; Poggio di Braccio). L’Unione europea ne finanzia due. Una dimostrazione pratica del valore aggiunto dell’Europea e delle sue politiche di coesione.

(Emanuele Bonini)

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