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Thursday, 14 November 2024

Parlamento Ue: Nuova coesione sia riformulata per sostenere le regioni dell’auto

Bruxelles – Per il prossimo ciclo di programmazione delle politiche di coesione serva una nuova riformulazione dei fondi strutturali dell’Ue per sostenere le regioni interessate dalla transizione del settore dell’auto verso vetture a basse o zero emissioni. A chiederlo la commissione Sviluppo delle regioni nel via libera alla relazione che sostiene, praticamente all’unanimità (30 favorevoli, 1 contrario, nessun astenuto), un ripensamento complessivo dell’ììimpianto e dell’impostazione a dodici stelle per le sue regioni. Serve “nuovo focus sulla coesione verso le regioni interessate dalla transizione automobilistica“. Ma per fare questo, sostengono gli europarlamentari, dal 2027 in poi “la nuova politica di coesione dovrebbe abbandonare i criteri legati al reddito per concentrarsi sulle caratteristiche delle regioni”.

Viste le sfide non semplici posta dalla sostenibilità, spiega al termine del voto la relatrice del testo, Susana Solís Pérez (liberale, Spagna), “non possiamo fissare obiettivi climatici ambiziosi come l’abolizione delle automobili con motore a combustione entro il 2035 senza fornire alle regioni colpite un sostegno tramite fondi europei”.

Batterie per motori, apparecchiature elettriche, pneumatici, fornitori di materie prime e servizi per l’uso dell’auto. La mobilità pulita riguarda tanti operatori, tutti diversi, di una filiera che va considerata in modo diverso. I deputati sono convinti che la decarbonizzazione del trasporto stradale e la transizione verde debbano seguire “una strategia ben pianificata” che garantisca una transizione socialmente accettabile per i lavoratori e le aziende, soprattutto nelle regioni meno sviluppate.

Viene poi posto l’accento sulla necessità dei programmi di miglioramento delle competenze, riqualificazione e formazione per i lavoratori all’interno dell’intera catena del valore e su opzioni occupazionali alternative, sottolineando al contempo la necessità di un partenariato multilivello e di una governance del processo. Tutte cose che possono essere sostenute attraverso la politica di coesione.

Per questa trasformazione i deputati sottolineano inoltre la necessità di facilitare l’accesso delle micro, piccole e medie imprese ai fondi strutturali e di investimento europei, e di estendere questo regime agevolato anche alle piccole imprese a media capitalizzazione.

(Emanuele Bonini)

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