Bruxelles – Il Fondo sociale europeo (FSE, divenuto FSE+ nella programmazione 2021-2027) è uno tra i principali strumenti utilizzati dall’Unione europea per sostenere l’occupazione, aiutare i cittadini a trovare posti di lavoro di qualità e assicurare opportunità lavorative eque. Esso è stato istituito con il Trattato di Roma del 1957, ed è dunque il più antico tra i Fondi strutturali e di investimento europei (SIE).
Le prime iniziative finanziate in ambito FSE si concentravano sull’accompagnamento della migrazione dei lavoratori all’interno dei confini europei, mentre in seguito si è posta l’attenzione anche sulla lotta alla disoccupazione giovanile e delle persone scarsamente qualificate.
L’FSE investe nel capitale umano europeo, aumentando le prospettive occupazionali di milioni di cittadini europei, in particolare di coloro che incontrano maggiori difficoltà nella ricerca di un lavoro. Più in particolare, gli obiettivi del Fondo sociale europeo sono quattro:
1. Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori.
Migliaia di programmi e progetti dedicati ad un ampio spettro di attività e gruppi di persone. Ad esempio, disoccupati di lunga durata vengono aiutati ad ottenere nuove competenze; ai dipendenti di industrie in declino si offrono nuove opportunità, spesso nell’ambito di settori economici in crescita e caratterizzati da basse emissioni di carbonio; si favorisce il ritorno al lavoro dei genitori tramite l’accesso a strutture di accesso all’infanzia ecc ecc. IL FSE fornisce dunque a disoccupati e lavoratori stessi prospettive e competenze necessarie a poter usufruire di più possibilità di scelta in ambito lavorativo.
2. Lavorare per l’inclusione sociale e il contrasto alla povertà
Un’ampia porzione delle risorse dell’FSE è destinata alla lotta all’esclusione sociale, con supporti rivolti ad esempio a persone disabili, ex detenuti, tossicodipendenti in fase di riabilitazione, minoranze etniche e immigrati recenti con scarse conoscenze linguistici. Il FSE rappresenta uno degli strumenti più importanti tra quelli a disposizione dell’Unione nel contrasto all’esclusione sociale.
3. Investire in istruzione, competenze e formazione permanente
Il Fondo finanzia in tutta l’Ue iniziative volte a migliorare l’istruzione e la formazione e ad assicurare che i giovani completino il loro percorso formativo e ottengano competenze in grado di aumentare la loro competitività nel mondo del lavoro. Tra le priorità fondamentali nell’ambito di questo obiettivo: ridurre il tasso di abbandono scolastico in Europa e migliorare le opportunità di formazione professionale e universitaria. Molte iniziative sono anche orientata a garantire occasioni di formazione a lavoratori e disoccupati, allo scopo di mantenere le loro competenze aggiornate di pari passo con l’evoluzione degli scenari economici.
4. Migliorare la capacità istituzionale e rendere più efficiente l’amministrazione pubblica
Molte delle iniziative promosse dal FSE mirano i ridurre gli oneri regolamentari e amministrativi e promuovere standard elevati di trasparenza, integrità e responsabilità nella pubblica amministrazione, consentendo di aumentarne la produttività e rafforzarne la competitività.