Bruxelles – Una Puglia più sostenibile e verde. I progetti ci sono, le intenzioni anche, e adesso anche i soldi. La Commissione europea ha dato il via libera all’esborso di 676 milioni di euro per interventi volti al recupero, in senso ‘green’, della zona di Taranto. La somma fa parte di un pacchetto da 1 miliardo di euro destinato all’Italia. Si intende contrastare l’insieme degli effetti prodotti dall’Ilva, l’acciaieria più grande d’Europa. Le risorse europee che arrivano dal Just Transition Fund (Fondo per una transizione giusta, Ftg), incoraggeranno la diversificazione economica e la creazione di posti di lavoro in settori verdi, tra cui quello dell’energia rinnovabile. Il Fondo per la transizione giusta (Ftg) si aggiunge ai diversi programmi tradizionali dell’Ue per finanziare le politiche di coesione.
A Taranto l’imperativo è il cambio del paradigma che vuole la città sinonimo di Acciaierie d’Italia (ex Ilva), che produce secondo modelli ‘datati’ e poco attenti alle emissioni. Per trasformare la produzione dell’acciaio, è indispensabile introdurre nuovi modelli imprenditoriali, garantire una maggiore disponibilità di energia rinnovabile e di idrogeno verde e riqualificare la forza lavoro. Qui le risorse Ue intendono sostenere la riqualificazione di 4.300 lavoratori in vista di un loro reimpiego in posti di lavoro verdi connessi alla transizione verso l’energia pulita e all’economia circolare.
Il Fondo per una transizione giusta sosterrà inoltre la costruzione di turbine eoliche, lo sviluppo di idrogeno verde e la produzione di impianti geotermici per gli edifici della provincia, al fine di assicurare la disponibilità di energia rinnovabile per le attività economiche e residenziali a prezzi accessibili. Le risorse offerte all’area di Taranto concorreranno inoltre alla creazione di una cintura verde intorno alla città. Si tratta di una infrastruttura verde costituita da parchi urbani e aree naturalistiche contribuirà al ripristino dei terreni degradati e alla riduzione delle emissioni di CO2.
“Taranto riceverà finanziamenti e investimenti ‘ad hoc’ per sostenere i lavoratori e l’economia e sormontare al tempo stesso le criticità ambientali”, sottolinea la commissaria per la Coesione, Elisa Ferreira, che ribadisce come l’Ue “è al fianco dell’Italia per assisterla e offrirle una collaborazione assidua per conseguire la transizione strutturale verso la neutralità climatica”.
(Emanuele Bonini)