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Tuesday, 19 November 2024

Energia, dalla Coesione Ue 1,34 miliardi per la transizione sostenibile

Bruxelles – Produzione di energia da fonti rinnovabili, promozione del risparmio energetico nei settori produttivi, nel settore civile come nella Pubblica amministrazione, incluse le scuole, e ancora azioni per lo sviluppo della cogenerazione diffusa di elettricità e calore, trigenerazione (elettricità, calore e freddo), la diffusione del tele-riscaldamento e tele-raffreddamento. Ma soprattutto, transizione verde e formazione delle competenze richieste perché ciò possa avvenire. Quando si parla di energia, l’Unione europea in Italia è tutto questo. Nell’ambito del Ciclo di programmazione 2014-2020 è possibile inquadrare 5.193 progetti dedicati al macro-tema, finanziati in parte o totalmente tramite fondi di coesione. Complessivamente sono stati stanziati circa 2,8 miliardi di euro (costo pubblico monitorato), di cui oltre 2,6 miliardi direttamente provenienti da fondi di coesione nazionali o comunitari. La quota parte dell’Unione europea è di 1,34 miliardi (48,1% del totale complessivo), provenienti dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr), fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc, 500 milioni), e Fondo di rotazione (circa 400 milioni). Il resto dei contributi deriva da altri fondi comunitari e nazionali, dai Comuni, dalle Province e dalle Regioni.

Da evidenziare come il 93,2% degli stanziamenti complessivi si riferisca a due categorie principali. Il 68,9% (1,9 miliardi) riguarda il sostegno verso la transizione ad un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori, mentre il 24,3% del totale (671,3 milioni) è investito nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente. Campania (483,8 milioni), Sicilia (427,3 milioni) le regioni dove si è investito di più. Tra le azioni di maggior rilievo l’attuazione del piano per l’efficienza energetica dell’impianto di illuminazione pubblica nel comune di Napoli, e l’entrata in esercizio della stazione elettrica di Vizzini (Catania), un’infrastruttura che consentirà il pieno sfruttamento dell’energia rinnovabile presente nell’area.

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