Realizzazione di opere di difesa idraulica, riforestazione, manutenzione del territorio, promozione della consapevolezza tra la popolazione in merito ai pericoli idrogeologici. Queste le opere avviate dall’Unione Europea nell’ambito del dissesto idrogeologico, grazie ai fondi di coesione del ciclo di programmazione 2014-2020.
Il finanziamento totale ammonta a 6,4 miliardi di euro, di cui 6 miliardi – il 94,6% – provenienti dai fondi di coesione. Nello specifico, 4,3 miliardi dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC).
Quanto alla natura degli investimenti dei progetti, il 92,4% dei finanziamenti è stato destinato alla realizzazione di lavori pubblici come opere e impiantistica: un sostegno di circa 5,9 miliardi di euro per le imprese italiane.
Considerando che il 91% dei comuni italiani e più di 3 milioni di nuclei familiari (dati ISPRA del 2017) si trovano in zone ad alta vulnerabilità per quanto riguarda il dissesto idrogeologico, questi fondi hanno permesso al territorio di essere riqualificato e a molte aziende di gestire importanti commesse (considerando anche tutto l’indotto, tra materiali e lavoratori coinvolti).
Gli investimenti hanno ridotto il rischio associato ad alluvioni, frane e altri eventi atmosferici eccezionali e hanno contribuito a rafforzare la sicurezza delle infrastrutture e a sensibilizzare la comunità riguardo alle potenziali minacce idrogeologiche. Nello specifico, il 99,2% è stato finalizzato all’acquisizione di competenze in merito al tema e alla realizzazione di progetti dedicati all’adattamento climatico, alla prevenzione e alla gestione dei rischi.
Gli interventi sono stati orientati principalmente nelle regioni del Mezzogiorno e, in particolare, in Campania (1,4 miliardi), Sicilia (1,1 miliardi), Calabria (772 milioni) e Puglia (742,7 milioni).
Sono state avviate opere per la riduzione del rischio idraulico sui due torrenti toscani Mensola ed Ema, per ridurre il rischio idrogeologico e, contestualmente, tutelare e valorizzare l’ecosistema e la biodiversità; importanti attività di manutenzione ecologica in Campania per la prevenzione e mitigazione dei pericoli, nonché per il potenziamento dell’ambiente. Sempre nel territorio campano, è stato avviato un intervento di difesa, riqualificazione e valorizzazione della costa del Comune di Salerno, che include il completamento dell’opera di difesa esistente e prevede un’integrazione artificiale di sabbia per avanzare la linea costiera di circa 4 unità.