Bruxelles – L’Unione europea ha contribuito in modo significativo allo sviluppo dei progetti di valorizzazione dei beni confiscati in Italia. I fondi dell’UE hanno permesso di riqualificare e riutilizzare centinaia di beni confiscati alla criminalità organizzata, trasformandoli in scuole, asili, centri sociali, biblioteche, palestre, abitazioni e altro ancora.
I progetti di valorizzazione dei beni confiscati hanno contribuito a migliorare la qualità della vita dei cittadini, creando nuovi posti di lavoro, rivitalizzando le aree urbane e contribuendo alla lotta alla criminalità organizzata.
I finanziamenti complessivi dedicati ai progetti per i beni confiscati ammontano a circa 150,6 milioni di euro, di cui il 99% proveniente direttamente dai fondi di coesione (ca. 149,1 miliardi). In particolare, si evidenzia il grande contributo del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR): 79,4 milioni di euro, pari al 52,7% del totale complessivo.