Bruxelles – L’Eurocamera apre le proprie porte ai Paesi invasi o minacciati militarmente dalla Russia. Dopo l’intenso discorso del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in videocollegamento con gli eurodeputati a inizio marzo, anche la numero uno della Repubblica di Moldova, Maia Sandu, si rivolgerà al Parlamento UE nel corso della mini-sessione plenaria del 18-19 maggio. Ad anticiparlo è stata oggi (giovedì 28 aprile) la presidente dell’istituzione comunitaria, Roberta Metsola, nel corso di un punto stampa a Bruxelles con il segretario generale dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (NATO), Jens Stoltenberg, invitato a partecipare alla Conferenza dei presidenti dei gruppi politici.
“Questo Parlamento ha sempre accolto tutti i Paesi che guardano all’Unione Europea come una casa comune“, ha sottolineato con forza Metsola, spiegando ai giornalisti che “abbiamo invitato la presidente Sandu a partecipare alla sessione plenaria e ha accettato”. Affrontando la questione delle aspirazioni di adesione all’Unione di Moldova e Georgia (con i cui rappresentanti “siamo in contatto a livello parlamentare e governativo”), la leader dell’Eurocamera ha ribadito che “quando sarà il momento, il Parlamento sarà pronto a sostenerli nel loro ingresso nell’UE“.
Per quanto riguarda il presente, Metsola si è detta “vicina” ai due Paesi nell’affrontare le “minacce a cui sono sottoposte”, in particolare sul fronte dell’autoproclamata Repubblica filo-russa separatista della Transnistria al confine con l’Ucraina, che potrebbe diventare il prossimo pretesto per un intervento militare del Cremlino nella regione. Anche il segretario generale della NATO ha confermato di essere “in contatto con le autorità” della Repubblica di Moldova e della Georgia e che “gli alleati offriranno supporto politico e sostegno militare ai nostri partner più stretti“.
A proposito di alleati NATO, Stoltenberg ha fatto un punto anche sul possibile percorso di adesione all’Alleanza da parte di Finlandia e Svezia: “Se decideranno di fare richiesta, le accoglieremo a braccia aperte, perché sono grandi democrazie a noi vicine, con cui già facciamo esercitazioni e missioni congiunte”. In questo scenario, dovranno essere trovati intese di finalizzazione dell’accordo, per garantire la sicurezza dei due Paesi scandinavi nel periodo di transizione pre-ingresso ufficiale nella NATO. Anche per questo motivo Stoltenberg si confronterà oggi con il presidente finlandese, Sauli Niinistö. Si tratta comunque di “un forte messaggio politico” indirizzato alla Russia, le cui minacce in caso di adesione di Svezia e Finlandia nell’Alleanza “dimostrano che il Cremlino non rispetta il diritto di ogni nazione sovrana di decidere il proprio destino in materia di sicurezza“, ha concluso Stoltenberg. Gli ha fatto eco la presidente Metsola: “Questa discussione rientra nella più ampia cornice della sicurezza dell’Europa, le istituzioni europee la seguono da vicino”.