Bruxelles – Caricatore universale, dal Parlamento europeo arriva un primo ‘sì’ alla rivoluzione industriale e ambientale. La commissione Mercato interno si pronuncia a favore del cambiamento epocale, stabilendo che i nuovi prodotti elettronici devono avere tutti lo stesso alimentatore. Cellulari, tablet, fotocamere digitali, cuffie e auricolari, console per videogiochi portatili e altoparlanti portatili, ricaricabili tramite cavo cablato, sono tutti prodotti che dovrebbero essere dotati tutti di una porta USB in grado di superare la difficoltà di attacco. Praticamente tutti d’accordo nell’organismo parlamentare, che approva la proposta con 43 voti favorevoli e 2 contrari.
Soddisfatto il relatore del provvedimento, Alex Agius Saliba (S&D). “Con mezzo miliardo di caricabatterie per dispositivi portatili spediti in Europa ogni anno, generando da 11mila a 13mila tonnellate di rifiuti elettronici, un unico caricabatterie per telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici di piccole e medie dimensioni sarebbe beneficio a tutti”. Il caricatore universale, continua, “aiuterà l’ambiente, aiuterà ulteriormente il riutilizzo della vecchia elettronica, farà risparmiare denaro e ridurrà i costi e i disagi inutili sia per le imprese che per i consumatori”.
Contento anche Kosma Złotowski, relatore ombra dei conservatori europei (ECR). “La standardizzazione europea dei caricabatterie per dispositivi come tablet, e-reader, alcuni laptop e smartphone ha molto senso e semplificherà la vita di tutti i giorni per tutti noi”, e permetterà all’Unione europea di rispondere ai suoi obiettivi di transizione verde.
Previste eccezioni alle nuove norme in discussione i dispositivi troppo piccoli per avere una porta USB, come orologi intelligenti, tracker sanitari e alcune attrezzature sportive. Per questi prodotti niente caricabatterie universale obbligatorio. Si attende il voto d’Aula, previsto per maggio, per il via libera definitivo che appare probabile vista la convergenza dei diversi gruppi politici.