- L'Europa come non l'avete mai letta -
venerdì, 30 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Ultimatum Ue a Italia e altri 8 Stati su inquinamento aria

    Ultimatum Ue a Italia e altri 8 Stati su inquinamento aria

    Il 30/01 vertice ministri di paesi che violano norme Ue anti smog

    Lorenzo Consoli</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@LorenzoConsoli" target="_blank">@LorenzoConsoli</a> di Lorenzo Consoli @LorenzoConsoli
    22 Gennaio 2018
    in Politica

    Bruxelles – Lo si può ben chiamare un ultimatum, un ultimo avvertimento dopo che sono stati ignorati quelli precedenti, di febbraio e aprile: l’Italia e altri otto Stati membri dell’Ue (tra cui tutti i più grandi) sono stati avvertiti dalla Commissione che, se non attueranno misure adeguate, effettive e tempestive per ridurre l’inquinamento atmosferico (biossidi di azoto e polveri sottili, o particolato Pm10) in un lungo elenco di aree e di città nel loro territorio, non ci sarà per l’Esecutivo comunitario, altra opzione che il ricorso in Corte di Giustizia. Con il rischio molto concreto, per i nove paesi inadempienti, di subire dure condanne che, in caso di non esecuzione, potrebbero poi approdare a  pesantissime sanzioni pecuniarie, come quelle che l’Italia già sta pagando per le infrazioni nella gestione dei rifiuti.

    Per sottolineare la gravità della situazione, e per dare ai paesi inadempienti (oltre all’Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Ungheria, Romania, Slovacchia e Repubblica ceca) un’ultima possibilità di provare, con decisioni e impegni concreti, la propria determinazione ad affrontare il problema, il commissario Ue all’Ambiente, Karmenu Vella ha convocato un insolito “vertice ministeriale sulla qualità dell’aria” a Bruxelles, il 30 gennaio prossimo. I ministri dell’Ambiente dei nove Stati membri, invitati al vertice da Vella, hanno tempo fino al 25 gennaio per rispondere.

    Che di ultimatum si tratti davvero, lo si capisce dal linguaggio del comunicato stampa con cui la Commissione ha dato notizia della convocazione dei nove ministri: “La gravità e l’urgenza della questione dell’inquinamento atmosferico, e l’assenza di progressi soddisfacenti registrati nei nove Stati membri richiedono una risposta efficace e tempestiva. Il vertice ministeriale sulla qualità dell’aria del 30 gennaio mira ad assicurare che misure aggiuntive efficaci siano decise e attuate senza ritardo. Nel caso in cui non siano prese misure adeguate, la Commissione non avrà altra scelta che procedere con l’azione legale, come ha già fatto con altri due Stati membri (Polonia e Bulgaria, ndr), ricorrendo in Corte europea di Giustizia” contro i paesi inadempienti.

    A titolo comparativo, negli altri due comunicati riguardanti i “pareri motivati” adottati contro l’Italia per violazione delle norme sui biossidi di azoto (il 15 febbraio 2017) e di quelle sul Pm10 (il 27 aprile), che venivano qualificati entrambi come ‘ultimo avvertimento’, la formula usata era più possibilista: in caso di non adempimento “entro due mesi”, si ammoniva, la Commissione “potrà deferire il caso alla Corte di Giustizia”.

    Sono passati molti più di due mesi da quegli ‘ultimi avvertimenti’ all’Italia (e la situazione è simile negli altri casi). E in realtà sono passati più di 12 anni dalla scadenza (2005) in cui tutti gli Stati membri avrebbero dovuto attuare le norme sul Pm10, e più di sette anni dalla scadenza (2010) per le norme sui biossidi di azoto.

    Intanto, ogni anno, secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente di Copenaghen, muoiono “prematuramente” nell’Ue 400.000 persone in conseguenza dell’inquinamento atmosferico, e molti di più sono i cittadini europei che si ammalano di malattie cardiovascolari e respiratorie, con un costo economico stimato a più di 20 miliardi di euro per anno, a causa dei costi sanitari e della ridotta produttività dei lavoratori colpiti.

    Secondo la Commissione, nel 2013 l’inquinamento da biossidi d’azoto, che provengono per la maggior parte dal traffico stradale, ha causato da solo “quasi 70.000 morti premature in Europa: pressoché tre volte il numero dei decessi causati da incidenti stradali nello stesso anno”.

    Ancora peggiori sono gli effetti delle emissioni di particolato Pm10, causate dal consumo di energia elettrica e dal riscaldamento, dai trasporti, dall’industria e dall’agricoltura: solo in Italia, ogni anno l’inquinamento da polveri sottili provoca  più di 66.000 morti premature, facendo della Penisola “lo Stato membro più colpito in termini di mortalità connessa” a questo inquinante, secondo l’Agenzia europea dell’ambiente.

    Lorenzo Consoli per Askanews.

    Tags: antismoginquinamento ariaitaliaPm 10unione europea

    Ti potrebbe piacere anche

    Notizie In Breve

    Frode ai danni dei fondi strutturali Ue, 39 indagati in Italia

    28 Maggio 2025
    italiani
    Politica

    Gli italiani si fidano più delle istituzioni Ue che del proprio governo

    28 Maggio 2025
    italia energia clima
    Energia

    Riforme irrealizzabili, poca attenzione e molta confusione: l’Ue critica sul piano energia e clima dell’Italia

    28 Maggio 2025
    Politica agricola comune Pac agricoltura
    Agrifood

    Nuovo bilancio Ue, ‘no’ di 17 Paesi (tra cui l’Italia) all’idea di un fondo unico per la Pac

    26 Maggio 2025
    [foto: Carlo Carino/imagoeconomica via IA]
    Salute

    Nell’Ue 6,2 milioni di persone con pensione di invalidità, Italia quarta per assegni

    23 Maggio 2025
    Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen [Bruxelles, 21 maggio 2025. Foto: Emanuele Bonini per Eunews]
    Politica

    Mattarella a von der Leyen: “Lavorate per rafforzare il consenso sociale attorno all’Ue”

    21 Maggio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish

    In Ue risparmi tre volte superiori agli Usa: investirli aumenterebbe il Pil di 500 miliardi

    di Redazione eunewsit
    29 Maggio 2025

    Secondo l’analisi elaborata dal Centro Studi del Circolo Esperia, l’Europa ha a disposizione uno stock di risparmi pari a 9,5...

    Artiglieria ucraina

    La crescita della spesa militare globale (e europea) minaccia gli obiettivi climatici

    di Marco La Rocca
    29 Maggio 2025

    Aumento delle emissioni, sottrazione di risorse alle politiche ambientali e maggiore tensione geopolitica i pericoli del riarmo, il Conflict and...

    Con “GEA EDU” gli studenti italiani a lezione di sostenibilità e politiche di coesione

    di Redazione eunewsit
    29 Maggio 2025

    Alla Camera dei Deputati il 4 giugno le premiazioni del contest “Idee per il futuro”

    Connact

    Connact, quei 10 mila miliardi nei conti correnti degli europei: “Per investire nel rischio, accettare l’idea della perdita”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    29 Maggio 2025

    Rappresentanti delle istituzioni europee e operatori del settore finanziario all'evento su Finance & Insurance dal titolo “Il piano Ue per investire i...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione