Bruxelles – Brutte notizie dalla Gran Bretagna per gli amanti del forno a microonde. Chi pensa di aiutare la sua salute con la cottura “senza grassi aggiunti”, senza combustione, deve sapere che in realtà non si aiuta poi così tanto: i forni a microonde europei emettono una quantità di Co2 pari alla quantità di anidride carbonica emessa da 7 milioni di automobili. A dirlo è uno studio dell’Università di Manchester.
Alejandro Gallego-Schmid, membro dell’equipe di ricerca ha raccontato a TheGuardian che lo scopo dello studio non era quello di confrontare il microonde con altri apparecchi di cottura, ma di considerare gli impatti ambientali di questo tipo di forno, calcolando che si tratta di “elettrodomestici onnipresenti nelle cucine delle famiglie in Europa” e per “attirare l’attenzione sul bisogno di rendere più efficiente la progettazione, l’utilizzo e la gestione dei rifiuti quando non funziona più “.
La ricerca di Manchester ha analizzato le emissioni di anidride carbonica (il principale gas a effetto serra responsabile dei cambiamenti climatici) in ogni fase del ciclo di vita del microonde, dalla produzione allo smaltimento dei rifiuti passando per il suo utilizzo. Gli scienziati hanno dimostrato che le emissioni di Co2 derivanti dall’uso di 19 microonde nell’arco di un anno sono le stesse prodotte da un’automobile.
David Reay, professore di Gestione del carbonio presso l’Università di Edimburgo, sostiene però che il danno causato dal microonde è ancora una frazione di quello fatto dalle auto. “Sì, ci sono molti microonde nell’Unione europea. Ma le loro emissioni sono enormemente più basse di quelle delle automobili”. Reay sottolinea che ci sono circa 30 milioni di auto solo nel Regno Unito, che “emettono più anidride carbonica di tutti i microonde nell’Unione europea”. Reay rivela che gli ultimi dati mostrano che le auto private nel Regno Unito “hanno emesso 69 milioni di tonnellate di Co2 solo nel 2015”. Si tratta di un dato pari a “10 volte la quantità delle emissioni di carbonio da parte dei microonde di tutta l’Ue stimate dallo studio”.
Leggendo il rapporto si scopre che la durata di vita del microonde è diminuita di quasi sette anni negli ultimi 20 anni, arrivando negli ultimi dieci anni a essere sostituito dopo sei-otto anni. “Dato che il microonde è il forno più venduto in tutta l’Unione europea – ha detto Gallego-Schmid – è sempre più importante iniziare ad affrontare il loro impatto sull’ambiente”.
Alla fine della relazione, gli studiosi hanno aggiunta una nota: “La regolamentazione esistente non è sufficiente per ridurre gli impatti ambientali e sono necessarie normative specifiche per il microonde”.