Roma – Dopo l’intesa raggiunta domenica scorsa tra i leader politici delle quattro formazioni che comporranno la coalizione, il centrodestra si siede al tavolo per scrivere il programma comune, ma con Forza Italia e Lega che si presentano ancora molto distanti su alcuni punti, primo tra tutti la permanenza dell’Italia nell’euro. Per il fondatore del movimento azzurro, Silvio Berlusconi, l’alleato Matteo Salvini “ha cambiato opinione circa l’euro ed è d’accordo che sia molto difficile, se non impossibile, per l’Italia uscirne”. L’ingresso nella moneta unica è stato “difficile”, ha sottolineato in mattinata su Radio1, “ma ormai ci siamo e non possiamo venirne fuori se non con difficoltà, quindi resteremo nell’euro”, ha assicurato garantendo che non c’è “nessuna divergenza” con gli alleati su questo.
Divergenze che invece esistono e sembrano anche di difficile limatura, se si considerano le parole pronunciate sempre sulla Rai, ma dagli schermi del secondo canale, dal responsabile economico del Carroccio, Claudio Borghi Aquilini. Appena ieri, l’esponente del Carroccio aveva infatti annunciato: “Un secondo dopo che la Lega siederà al Governo, metterà in atto tutte le possibili preparazioni per arrivare alla sovranità monetaria”, considerata “una questione di sicurezza nazionale”.
La distanza di vedute rimane dunque lampante, e neppure le dichiarazioni di Renato Brunetta – incaricato da Fi insieme con Paolo Romani e Paola Tommasi di trovare l’intesa con gli alleati sul programma – sembrano fare chiarezza. Rispondendo alla sollecitazione di Eunews, il capogruppo forzista alla Camera ha ‘dribblato’ la domanda sulla sintesi che Lega e Forza Italia sapranno trovare sulla moneta unica. “La nostra sovranità monetaria è dentro l’euro”, purché ovviamente di tratti di “un euro e un’Europa per la crescita, e non in un’Europa matrigna come finora è stata”. Se invece si parla di “un’Europa dell’egoismo dell’asse franco-tedesco, allora può pure andare a farsi friggere, noi non ci stiamo”, ha aggiunto l’esponente di Fi. “Noi siamo europeisti fino al midollo”, ha subito precisato Brunetta, “e vogliamo un’Europa della crescita e della solidarietà”. Se anche “la moneta sarà la moneta della crescita e della solidarietà”, ha concluso, allora “viva l’euro”.
Basterà attendere qualche giorno – nelle previsioni il programma della coalizione dovrebbe essere pronto entro fine settimana – per capire se anche Salvini sarà d’accordo o se metterà sul tavolo la tanto attesa proposta alternativa alla doppia valuta ipotizzata da Berlusconi qualche tempo fa. Proposta alternativa di cui, per altro, dalle parti di Forza Italia assicurano di non aver visto neppure l’ombra.