Bruxelles – In piazza per dire no alle forze euroscettiche, nazionaliste e xenofobe. In diverse capitali europee si scenderà in piazza in difesa dell’Unione sabato 25 novembre. La ‘Mobilitazione delle capitali europee – #OurEuropeNow’ promossa dal movimento civico “Pulse of Europe” coinvolge Parigi, Berlino, Lisbona, Praga, Lussemburgo, Vienna, Varsavia, Roma e anche una capitale non Ue, Tirana. I cittadini albanesi pro Europa si sono dati appuntamenti a Scandeberg, principale piazza della città. A Roma il presidio europeista si terrà a Via del Corso (altezza Largo dei Lombardi) tra le 15 e le 16.
Le marce pro Ue, che si svolgeranno in contemporanea nelle diverse capitali europee, nascono per contrastare l’avanzamento delle forze politiche nazionaliste in Repubblica Ceca, Germania ( con la conseguenza della difficoltà di formare una coalizione) e con la vittoria in Austria dei populisti xenofobi dell’Fpö. Si scenderà in piazza per mostrare adesione alle riforme europee proposte dal presidente francese Macron, e per far notare che oltre a sentirsi italiani, francesi, tedeschi, portoghesi, austriaci o polacchi, bisogna essere orgogliosi di ritenersi anche europei.
L’iniziativa europeista consisterà in “eventi dimostrativi in luoghi pubblici delle città in cui si riuniscono con scadenze regolari cittadini, famiglie, associazioni rendendo evidenti i simboli e colori dell’Europa, tale modalità di azione ha già saputo nel tempo mobilitare centinaia di migliaia di cittadini europei. Essi in questo modo, continuano a voler dimostrare quanto sia necessario che l’Europa rimanga unita, prima di tutto per tutelare la pace tra i popoli, ma anche per garantire benessere e i diritti fondamentali dei cittadini”, si legge in una nota del movimento.
Pulse of Europe è nato a Francoforte ed ora opera già in diversi paesi dell’Europa “con lo scopo di rendere visibile anche quella maggioranza, solitamente silenziosa, di cittadini che sostengono il progetto di integrazione europea, per evitare di lasciare completo campo libero a coloro che contestano l’Unione” si legge nella nota.