La vicepresidente Reding: “Stiamo mantenendo la promessa di rafforzare ovunque le tutele”
L’Unione europea ha definitivamente approvato la direttiva che che garantisce il diritto di tutti i cittadini comunitari di ottenere l’assistenza legale di un difensore fin dalle primissime fasi di un procedimento penale. Il testo, votato dall’Aula di Strasburgo il 10 settembre, ha ricevuto oggi il via libera anche dei ministri dei Ventotto riuniti nel Consiglio Giustizia.
“Questa legge rappresenta una vittoria per la giustizia e per i diritti dei cittadini nell’Unione europea,” ha dichiarato Viviane Reding. Secondo la vicepresidente e commissaria per la Giustizia “ora tocca agli Stati membri non perdere tempo e dare attuazione a questa direttiva nei loro ordinamenti nazionali quanto prima, a beneficio dei cittadini europei”.
La legge, che sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale Ue e darà ai Paesi tre anni per recepirla nel diritto nazionale, afferma che in futuro a tutti gli indagati — ovunque si trovino nell’Unione europea — sarà garantito il diritto di essere assistiti da un difensore sin dalle prime fasi del procedimento e fino alla sua conclusione. Adesso invece, in diverse nazioni, durante lo stato di ‘fermo’, la prima fase dell’arresto, questo diritto non è assicurato. Se un indagato viene arrestato, le nuove norme garantiranno inoltre che gli venga data la possibilità di comunicare con i propri familiari. Se si trova all’estero, il cittadino avrà il diritto di mettersi in contatto con il consolato del proprio paese d’origine. Reding ha ricordato “questa è la terza proposta della Commissione europea per garantire il diritto a un processo equo alle persone in tutta l’Ue, sia nel proprio paese che all’estero. Stiamo mantenendo la nostra promessa di rafforzare i diritti dei cittadini ovunque in Europa”. Le altre due proposte a cui si riferiva la Reding sono la proposta sul diritto alla traduzione e all’interpretazione, adottata nel 2010 e quella sul diritto all’informazione nei procedimenti penali, adottata nel 2012. Secondo le stime, una volta in vigore, la nuova norma si applicherà a 8 milioni di procedimenti penali ogni anno nei 28 Stati membri dell’Ue.
Ezio Baldari