Bruxelles – Disoccupazione in calo nell’Eurozona, dove a settembre il tasso destagionalizzato ha raggiunto l’8,9%, un valore mai così basso dal gennaio 2009 e che fa registrare una flessione dello 0,1% rispetto ad agosto e di un punto percentuale rispetto al settembre 2016. Nell’Ue a 28, il 7,5% del mese scorso è stazionario rispetto ad agosto, ma fa segnare -0,9% rispetto a settembre dell’anno passato, rimanendo il valore più basso da novembre 2008. Nel mese scorso, stima Eurostat, i cittadini europei disoccupati erano 18,446 milioni, di cui 14,513 milioni nell’ Eurozona.
I paesi col tasso di sisoccupazione più basso sono stati la Repubblica Ceca (2,7%), la Germania (3,6%) e Malta (4,1%). I valori più alti si sono invece riscontrati in Grecia (21%), che è seguita dalla Spagna (16,7%). L’Italia è al terzo posto con l’ 11,1%. Rispetto ad un anno fa, la disoccupazione è scesa in tutti gli Stati membri eccetto in Lituania, dove è passata dal 7,6% al 7,7%, e in Finlandia, dove è rimasta stabile all’8,7%.
Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, a settembre 2017, è stata pari al 16,5% nell’Unione europea e al 18,7% nell’Eurozona. Si tratta di 3,7 milioni di giovani disoccupati sotto i 25 anni nell’Ue, di cui 2,7 milioni nei Paesi che hanno adottato l’Euro. Rispetto all’anno precedente, si registra un miglioramento visto che i giovani disoccupati erano 396mila nell’Unione europea e 229mila nell’Eurozona. Il tasso di disoccupazione giovanile più basso è stato registrato in Germania (6,4%). Seguono Repubblica Ceca (7,5%) e dall’Olanda(8,5%). I Paesi che hanno il maggior numero di giovani disoccupati sono, ancora una volta, la Grecia (42,8 a luglio), la Spagna (37,2%) e al terzo posto l’Italia (35,7%).