Bruxelles – Una piattaforma elettronica per accelerare i controlli alle frontiere esterne della zona Schengen e registrare tutti i viaggiatori non europei. È quanto approvato oggi dal Parlamento Ue con 496 voti favorevoli, 137 voti contrari e 32 astenuti. Il nuovo sistema online di ingressi – uscite (in inglese Ees, Entry Exit System) sarà attivo entro il 2020 e registrerà vari tipi di informazioni sui cittadini extracomunitari, come il nome, il documento di viaggio, la data di arrivo, i luoghi d’entrata e di uscita e l’eventuale rifiuto all’ingresso nell’area Schengen. Tali controlli si applicheranno senza eccezioni a ogni tipo di viaggiatore, sia che richieda un visto, sia che sia esentato dal visto, sia che si tratti di quelli ammessi per un breve soggiorno.
Con l’Ees, che costa 480 milioni di euro, sarà possibile verificare con più facilità che sia rispettato il visto di 3 mesi. Si tratta di un permesso che concede ad un cittadino extracomunitario 90 giorni di soggiorno da spendere, anche in maniera alternata, in un arco di tempo di 6 mesi. Il sistema sostituirà il contrassegno sui passaporti e velocizzerà i passaggi di frontiera, facilitando anche la rilevazione di chi rimane più a lungo e di falsi documenti d’ identità.I dati saranno conservati per tre anni, fatta eccezione per le informazioni su chi resta oltre la scadenza del visto, conservate per 5 anni.
I dati memorizzati nell’ Ees possono essere consultati per indagare su reati terroristici o altre gravi illegalità.Il nuovo sistema condividerà le informazioni con le autorità che emettono i visti e con i punti di controllo delle frontiere esterne. Gli obiettivi sono fermare chi entra illegalmente e individuare coloro che rimangono oltre la scadenza del visto. Le informazioni saranno inoltre rese disponibili a Europol. Le autorità nazionali per l’asilo non avranno accesso ai dati dell’ Ees.
“Parliamo di ‘frontiere intelligenti’, ma saranno veramente intelligenti solo se le nuove tecnologie sono utilizzate in modo efficace allo scopo di facilitare il viaggio di cittadini extracomunitari. Questo sistema non deve diventare lo strumento esclusivo per combattere il terrorismo – ha commentato la Vice Presidente e negoziatore del gruppo S&D per il nuovo sistema, Tanja Fajon – I viaggiatori in buona fede che non costituiscono una minaccia per l’Ue non devono essere considerati potenziali terroristi. Dobbiamo mantenere l’equilibrio tra lo scopo di questo sistema e i diritti fondamentali. La sicurezza è la nostra priorità principale, ma non a scapito dei diritti umani fondamentali”.
“Il Sistema di entrata / uscita è un’iniziativa prioritaria che modernizzerà la gestione del confine esterno dell’UE e contribuisce alla lotta contro il terrorismo e la criminalità grave – ha dichiarato Jean Claude Junker, presidente della Commissione Ue- sostituirà il contrassegno sui passaporti e permetterà una maggiore automazione dei controlli alle frontiere, una migliore individuazione di documenti e frodi d’identità nonché un migliore monitoraggio dei brevi soggiorni di cittadini extracomunitari non autorizzati”.