Bruxelles – Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione non legislativa in cui afferma l’esigenza della creazione di norme Ue per proteggere e sostenere i ‘whistleblower’ (le cosiddette ‘gole profonde’ che denunciano irregolarità dall’interno di un’istituzione pubblica, di un’azienda o di un’organizzazione) in nome del loro importante ruolo democratico nel rivelare gravi violazioni dell’interesse pubblico. Gli eurodeputati hanno invitato la Commissione a proporre una legge a riguardo entro la fine del 2017.
Il provvedimento è stato approvato con 399 voti a favore, 101 contro e 166 astensioni. Secondo gli europarlamentari, la protezione di queste ‘spie buone’ – non esiste in italiano un termine privo di connotazione negativa per tradurre whistleblower – nell’Ue è frammentata e spesso inadeguata. L’Assemblea ritiene che in ogni legislazione nazionale dovrebbe essere prevista una protezione. Suggerimento che l’Italia potrebbe cogliere presto, se il Parlamento decidesse di completare l’iter del disegno di legge approvato pochi giorni fa al Senato.
L’Europarlamento chiede che vengano introdotti meccanismi di segnalazione, anche anonimi, per consentire ai whistleblower di riferire alle Ong o alla stampa. Bisogna inoltre includere la protezione da possibili ritorsioni, e prevedere sanzioni contro chi tenti di impedire la denuncia. Importante, per i deputati europei, è il sostegno psicologico, legale e finanziario alle gole profonde, oltre che il risarcimento dei danni subiti in caso di procedimenti civili.
“Grazie ai whistleblower, che sollevano la consapevolezza collettiva su grandi abusi dannosi per l’interesse pubblico, le nostre regole democratiche sono state migliorate”, ha dichiarato la relatrice Virginie Rozière citando i casi “Luxleaks, Panama Papers, Monsanto Papers”. Tuttavia, le ‘spie’ buone “sono ancora sotto attacco, nonostante il loro contributo alla libertà di stampa e al dibattito democratico. “Con questa risoluzione, chiediamo che siano istituite norme per proteggere i whistleblower e i loro diritti per informare direttamente i cittadini”, ha concluso Roziére.