Roma – La comunicazione della Bce sulla gestione dei crediti deteriorati desta nel “perplessità sui modi e sui contenuti” nel ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Entrando alla riunione dell’Eurogruppo, a Lussemburgo, il titolare di Via XX Settembre si è aggiunto al coro delle critiche sulla proposta della vigilanza di Francoforte, che prevede un meccanismo automatico di svalutazione dei crediti deteriorati.
Venerdì scorso, infatti, anche il settore creditizio italiano aveva espresso le proprie riserve sulle misure – che sono in corso di consultazione, dunque ancora modificabili, e dovrebbero scattare dal prossimo gennaio – trovando il sostegno del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, il quale assicurava che l’Assemblea parlamentare dell’Ue non lascerà “alla burocrazia” scelte che sono di propria competenza.
Padoan ha rinviato la questione sulle nuove regole. “Ne parleremo nelle prossime settimane”, ha indicato. Pur ammettendo che “in Italia ci sia un problema di riduzione delle sofferenze” bancarie, il ministro ha sottolineato però che “un processo di riduzione è cominciato, sta andando nella direzione giusta e con una velocità crescente”. A suo avviso si può essere dunque “soddisfatti” di come si stia affrontando la questione.