Bruxelles – È stata accolta dalla Commissione Europea “Stop Glifosato” l’iniziativa dei cittadini europei (Ice) che ha raggiunto oltre un milione di sottoscrizioni provenienti da 22 stati membri. Entro i prossimi tre mesi, l’esecutivo comunitario inviterà gli organizzatori dell’iniziativa in una udienza pubblica al Parlamento europeo alla quale parteciperanno tutti gli stakeholder. I supporter di “Stop Glifosato” potranno spiegare le loro proposte in maniera più approfondita. Secondo quanto previsto dall’Art. 11 del Trattato dell’Unione, la Commissione potrà bocciare tutte le richieste della petizione, accettarne solo alcune, o anche, come sperano i cittadini firmatari, approvarle tutte.
L’obiettivo primario di “Stop Glifosato” è vietare l’uso della sostanza in tutti i pesticidi, e far sì che “siano fissati obiettivi di riduzione obbligatori per l’uso degli antiparassitari al livello dell’Ue, in vista di un futuro senza pesticidi.” Inoltre, in seguito alle informazioni pubblicate dal quotidiano The Guardian secondo cui il report dell’Autorità alimentare Ue sarebbe stato copiato da un fallace dossier della Monsanto, i firmatari della petizione chiedono che sia garantito che “la valutazione scientifica dei pesticidi per l’approvazione regolamentare dell’Ue si basi unicamente su studi pubblicati e commissionati dalle autorità pubbliche competenti”.
Entro i primi di novembre, i commissari dell’Unione sono chiamati a decidere se rinnovare la licenza all’erbicida della Monsanto. L’Italia, la Francia e il Lussemburgo, sono schierati per il No, mentre la Germania, intenta a creare una coalizione stabile all’interno del governo neo eletto, non ha ancora definito la sua posizione.
La questione è tra le più sensibili e lo scontro è alto: la Monsanto ha rifiutato di inviare delegati a partecipare ad un dibattito fissato per l’11 ottobre al Parlamento europeo riguardo l’utilizzo del glifosato, e i lobbysti della multinazionale per punirli del mancato rispetto verso l’istituzione sono stati banditi dai palazzi del parlamento europeo.
“Oltre un milione di cittadini da ventidue Stati membri sono stanchi d’ingerire veleno in silenzio e hanno scelto di far sentire la loro voce”, ha commentato Eleonora Evi, eurodeputata del Movimento 5 Stelle. “Ancora oggi nessuno sa con certezza se il glifosato sia cancerogeno o meno, le varie sentenze che lo scagionavano sono state inquinate dalla stessa Monsanto”, ha denunciato la Evi ricordando che i lobbisti della Monsanto sono stati banditi dal parlamento europeo per non aver voluto partecipare ad un’audizione del Parlamento europeo. Per la deputata dei 5 Stelle “la mobilitazione di oltre un milione di persone, che si sono informate e hanno scelto di firmare la Ice dimostra che l’Europa sta andando nella direzione opposta rispetto a quella del buon senso e della storia”.