Gli eurodeputati vogliono chiarimenti sull’elezione di Neven Mates, che Strasburgo aveva giudicato non idoneo. L’Alde: “Aspettiamo spiegazioni convincenti”
Muro contro muro tra Parlamento europeo e Consiglio sulla nomina di un candidato croato alla Corte dei Conti. Contro la possibilità che la scelta ricadesse sul Neven Mates, già membro del Fondo Monetario Internazionale, gli eurodeputati si erano espressi chiaramente, sia in Commissione bilanci a maggio, sia in plenaria a giugno. Pareri che non hanno però influenzato il giudizio degli Stati membri che in luglio hanno comunque deciso di nominarlo. Questione chiusa? Non per i parlamentari. Jan Mulder, portavoce Alde in Commissione bilanci, ha preso l’iniziativa di interpellare il Consiglio sulla vicenda. E l’idea ha trovato il sostegno di Ppe, S&D, Verdi e Gue.
Il parlamento vuole in sostanza sapere se il Consiglio abbia tenuto conto del fatto che lo stesso Mates si era dichiarato pronto, sia oralmente che per scritto, a ritirarsi in caso di mancato appoggio del Parlamento alla candidatura. Un appoggio in effetti respinto a netta maggioranza dopo un audizione che, secondo i deputati, aveva dimostrato l’insufficienza delle qualifiche professionali del candidato, in particolare in tema “Audit”.
“Metto seriamente in discussione l’efficacia e la credibilità di un membro della Corte dei conti che non mantiene le promesse fatte ad un Parlmento europeo eletto liberamente e democraticamente” attacca Mulder. “Il Consiglio – chiede – fornisca spiegazioni convincenti sulle ragioni che l’hanno portato ad opporsi alla decisione del Parlamento”.