Bruxelles – Tre dichiarazioni congiunte, vari accordi e il lancio del più grande prestito mai accordato dalla Banca europea per gli investimenti (Bei), che andrà a supporto del sistema dei trasporti indiano. Sono questi i principali risultati del vertice Ue-India 2017, il quattordicesimo, che non ha tuttavia portato alla riapertura dei negoziati per un accordo di libero scambio. “Quando le condizioni saranno giuste – e solo quando lo saranno – procederemo”, ha spiegato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, partecipando al summit insieme al presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, all’alta rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell’Ue, Federica Mogherini, e al primo ministro indiano Narenda Modi.
A parte il commercio, due sono stati i principali temi di discussione del vertice: terrorismo e ambiente. Per quanto riguarda il primo aspetto, India e Ue hanno detto di voler continuare le esercitazioni congiunte che si sono svolte per la prima volta il 4 ottobre scorso, nella costa a largo della Somalia. Entrambei i partner hanno poi concordato sull’importanza di combattere insieme il terrorismo, concentrandosi sulla prevenzione e sulla cyber sicurezza.
A proposito di ambiente, i leader hanno firmato due dichiarazioni congiunte: una sull’energia pulita e il cambiamento climatico, con la quale riaffermano la volontà di rispettare gli accordi di Parigi, e un’altra sull’urbanizzazione smart e sostenibile. Quest’ultima verrà supportata da un prestito di 500 milioni di euro, il più grande mai accordato dalla BEI, con la quale l’India finanzierà, tra l’altro, la costruzione di 96 nuovi treni della linea della metro Bangalore.
Juncker, Tusk, Mogherini e Modi hanno poi deciso di lanciare una collaborazione tra scienziati indiani e il Consiglio di Ricerca europeo, di aprire il programma per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020 all’India, e di concludere al più presto l’accordo Euratom-India sulla ricerca e lo sviluppo della cooperazione, nell’ambito di un utilizzo pacifico dell’energia nucleare. La firma dell’Accordo orizzontale Ue-India prevede inoltre che le intese bilaterali sui servizi aerei tra l’India e i singoli Stati membri si conformino al diritto dell’Unione.
I leader hanno infine discusso di Corea del Nord, Ucraina e dei Rohingya, la minoranza musulmana perseguitata in Myanmar. Proprio per aiutare le persone in fuga e mettere fine a quella che molti hanno definito una vera e propria “pulizia etnica”, i quattro hanno chiesto di mettere in pratica le raccomandazioni della Commissione consultiva internazionale, ancora inascoltate.
“L’India e l’Unione europea sono le due più grandi democrazie al mondo. Questo comporta delle grandi responsabilità, soprattutto in tempi di cambiamenti e incertezze”, ha detto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. “Il modo migliore per affrontare queste sfide è lavorare insieme e sono contento del fatto che oggi abbiamo deciso di sviluppare la dimensione politica della nostra partnership”.