Roma – Il 31 gennaio riconosciuto quale giornata nazionale degli italiani nel Mondo. E’ quanto prevede un disegno di legge all’esame della commissione Esteri della Camera, in sede legislativa, decisione presa all’unanimità per accelerarne l’iter “saltando” la discussione in Aula.
In occasione della giornata nazionale sono promossi in Italia e all’estero cerimonie, iniziative e incontri volti a promuovere e divulgare le attività, le esperienze multiculturali e le professionalità acquisite in contesti internazionali dai cittadini italiani all’estero nei campi della cultura, della lingua italiana, della ricerca scientifica, delle attività imprenditoriali e professionali e della solidarietà.
Alla data del primo gennaio 2016 gli italiani nel mondo iscritti all’Aire erano quasi 5 milioni, per l’esattezza 4.811.163 (rapporto della fondazione Migrantes), il 52% uomini, e il 48% donne.
Oltre la metà dei cittadini italiani all’estero risiede in Europa (53 per cento) mentre 1,9 milioni risiede in America (40,6%). Ed è soprattutto la gente del sud a cercare fortuna oltre i nostri confini: il 50,8% degli iscritti all’Aire, contro il 33,8% del settentrione e il 15,4% del centro Italia.
Inizialmente la data scelta per celebrare i nostri connazionali all’estero era stata individuata nel 12 ottobre, in coincidenza col Columbus day, ma poi si è preferita un’altra scelta in considerazione del fatto che le celebrazioni di quella data si accompagnano a forti proteste, soprattutto nelle comunità dei nativi d’America e a valutazioni difformi sulla figura storica di Colombo.
E così si è optato per il 31 gennaio, con riferimento al primo provvedimento in tema di emigrazione approvato in Italia propri all’inizio del secolo scorso nel 1901, che introdusse le prime forme di tutela per coloro che lasciavano il nostro paese. L’emigrante veniva assistito non solo in partenza e durante il viaggio, ma una volta sbarcato a terra continuava a essere aiutato . Infatti vennero creati nei principali Stati oggetto dei flussi migratori dall’Italia patronati ed enti di tutela che fornivano assistenza legale e sanitaria.