Bruxelles – Partecipare a una gara d’appalto europea a pieno titolo senza sapere se poi, chissà, in futuro le cose non cambieranno e si perderà la commessa faticosamente raggiunta. E’ la condizione nella quale si trovano gli imprenditori britannici, ai quali la Commissione europea ha dedicato un apposito paragrafo nell’ultimo bando di gara emesso, e così, probabilmente, continuerà a fare con i prossimi.
In si dice ai sudditi della regine: ora potete partecipare alla gara, magari anche vincerla, ma dopo l’uscita del vostro Paese dall’Ue non potremo più darvi un euro. A meno che non ci sia un’intesa specifica per questo settore. Fare impresa così diventa difficile, anche perché i negoziati bilaterali non è che siano procedendo speditamente e con chiarezza.
“Per i richiedenti appartenenti al Regno Unito – afferma il bando che riguarda una gara sulle politiche regionali -: si deve essere in possesso dei requisiti di ammissibilità per l’intera durata della sovvenzione”. Dunque, specifica la nota, se il Regno Unito lascerà l’Unione europea “durante il periodo di concessione della sovvenzione senza concludere un accordo con l’Ue che garantisca in particolare il mantenimento dell’ammissibilità per i richiedenti appartenenti al Regno Unito, tali richiedenti non riceveranno più i finanziamenti UE (pur continuando a partecipare, se possibile) o saranno invitati a ritirarsi dal progetto sulla base della convenzione di sovvenzione”.