Bruxelles- L’Ue promuove da tre anni, con un investimento di circa quattro milioni di euro ed una stretta collaborazione con i produttori locali, una campagna di sensibilizzazione rivolta ai consumatori europei sulla qualità dei prodotti agricoli coltivati nelle regioni ultra-periferiche dell’Unione europea (Rup).
Oggi a Bruxelles si è tenuta una conferenza stampa congiunta di rappresentanti delle istituzioni europee e di esponenti della Campagna per l’Etichetta delle Regioni Ultra-periferiche dell’Unione Europea per presentare l’esposizione “Gusto esotico europeo”, immagini fotografiche che documentano il rigoroso rispetto delle norme sociali ed ambientali, la sostenibilità, l’eccellenza dei metodi tradizionali impiegati e gli altissimi standard che caratterizzano la produzione agricola delle regioni Ue d’oltremare. La finalità di questa iniziativa non è solo di informare e sensibilizzare i consumatori, ma anche di promuovere la produzione su piccola scala d’eccellenza tipica delle zone periferiche dell’Ue, corrispondenti alle regioni d’oltremare della Francia (Guadalupa, Martinica, Guinea francese , Maiotta e Saint-Martin alla Reunion), del Portogallo (Azzorre e Madera) e della Spagna (Isole Canarie).
A tal riguardo, il parlamentare europeo portoghese Ricardo Serrao Santos ha affermato la necessità di “dare una mano ai piccoli produttori di queste regioni che, a causa della distanza, hanno sempre più difficoltà ad immettere i propri prodotti nel sempre più competitivo mercato europeo”, sostenendo la lotta alla deregolamentazione e l’implementazione di accordi con brand commerciali a beneficio dei piccoli produttori. Serrao Santos ha dichiarato che il progetto di rendere il mercato dei prodotti agricoli delle zone ultra-periferiche dell’Ue più competitivo sia arduo da realizzare, ma non impossibile, soprattutto considerando che “le tendenze di consumo di oggi sono indicative del desiderio di consumare prodotti sostenibili, esotici, ed ecologici”. Il Segretario generale di Freshfel Europe, l’organizzazione no-profit che funge da forum europeo per l’approvvigionamento di frutta e verdura, guardando agli standard stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità per il consumo di frutta e verdura, ha indicato nell’educazione alimentare, nel cambio dello stile di vita, nella qualità e la varietà dell’alimentazione, nella sostenibilità della produzione i paletti imprescindibili della Campagna per l’Etichetta delle Regioni Ultra-periferiche.
La presentazione si è chiusa con le parole di un portavoce della Campagna, il quale ha posto l’accento sulla necessità di incentivare i rapporti commerciali tra l’Ue e le sue zone periferiche, il cui Pil medio è solo il 66% di quello dell’Europa continentale e la cui popolazione ammonta all’1% del totale degli abitanti dell’Unione, e di estendere il progetto di sensibilizzazione a quanti più Stati membri possibile, in cambio della sempre crescente immissione, nel mercato europeo, di alimenti di alta qualità, tra cui banane, ananas, avocado, pomodori, papaya ed annona ottenuti con metodi ecosostenibili.