Bruxelles – “Leggiamo i giornali, ma non abbiamo nessuna prova in mano”. Questo il commento dato dal commissario europeo per le Migrazioni, Dimitris Avramopoulos che da Bruxelles difende la azioni portate avanti il Libia dal governo italiano. L’esecutivo del nostro Paese è accusato da un’inchiesta dell’Associated Press di aver stretto accordi con due milizie libiche, ‘Al-Ammu’ e ‘Brigata 48’, guidate da due fratelli della grande famiglia al-Dabashi e presenti a Sabrata, la città a ovest del Paese che rappresenta uno dei punti di partenza più importanti per i migranti in arrivo dall’Africa. Le accuse dell’agenzia di stampa sono state riprese anche dall’eurodeputata Laura Ferrara, la quale ha parlato di un “vergognoso accordo” in un post pubblicato sul blog del movimento, annunciando la presentazione di una interrogazione alla Commissione europea sulla questione.
Il commissario, invece, ha tenuto a sottolineare i “risultati tangibili” ottenuti nella gestione dei flussi migratori sulla rotta del Mediterraneo centrale grazie agli sforzi messi in campo dall’Unione europea, ma soprattutto dall’Italia. Tra le attività promosse da Bruxelles, a seguito del piano d’azione sulle misure a sostegno del nostro paese del 4 luglio, nel quadro del Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa è stato approvato un progetto per 46,3 milioni di euro per il rafforzamento delle capacità delle autorità libiche nel gestire le frontiere e la migrazione. Il progetto si inserisce nell’ampio lavoro che l’Ue sta portando avanti con partner internazionali come l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e all’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) che, a detta del commissario, “rivestono un ruolo centrale nel “salvare la vita dei migranti e assisterli in tutti i modi possibili”. “Grazie alle attività svolte con l’Organizzazione internazionale per le migrazioni – ha fatto sapere Avramopoulos – l’Ue ha aiutato più di 11mila migranti a rimpatriare volontariamente nei loro paesi d’origine dalla Libia e dal Niger”.
E il buon lavoro dell’Europa e dell’Italia è dimostrato dai numeri relativi agli arrivi di persone sulle coste italiane nel mese di agosto. Numeri che parlano di un “calo pari all’81% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, oltre che una riduzione del 66% rispetto al mese di luglio”.