Bruxelles – A marzo 2019 il Regno Unito sarà fuori dall’Ue, e non verranno concesse deroghe alle scadenze negoziali. Manfred Weber, capogruppo dei Popolari europei (Ppe) in Parlamento Ue, chiude le porte in faccia ai britannici con poche righe affidate al suo profilo Facebook. La ragione di questa rigidità è dettata da ragioni elettorali. Come ricorda lo stesso Weber, a maggio 2019 si terranno le prossime elezioni europee per il rinnovo del Parlamento Ue e l’elezione indiretta del presidente della Commissione europea. Se Londra non dovesse completare l’abbandono dell’Unione europea entro quella data resterebbe uno Stato membro, e dunque si dovrebbero eleggere parlamentari europei britannici. “Questo è semplicemente impensabile”, scrive Weber. “Non accetteremo alcuna estensione dei termini per la Brexit, in quanto questo comporterebbe la partecipazione del Regno Unito alle elezioni europee”. Per un Paese che ha deciso di uscire dall’Ue, in effetti, sarebbe un po’ un paradosso.
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