Bruxelles – Sono diciotto le sfidanti di Milano per la prossima sede dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco che a causa della Brexit dovrà essere trasferita da Londra su suolo comunitario. Il Consiglio dell’Ue ha svelato la lista ufficiale delle pretendenti che hanno avanzato candidatura formale per sostituirsi alla capitale britannica quando il Regno Unito lascerà l’Ue. Amsterdam, Atene, Barcellona, Bonn, Bratislava, Bruxelles, Bucarest, Copenhagen, Dublino, Helsinki, Lille, Oporto, Sofia, Stoccolma, Malta, Vienna, Varsavia e Zagabria. Sono queste le città con cui dovrà vedersela Milano.
Alcuni città sembrano avere meno chance di altre, guardando ai sei requisiti richiesti per poter ambire ad avere l’Agenzia del farmaco al proprio interno: continuità aziendale, operatività al momento del trasferimento e quando la Brexit sarà compiuta, accessibilità, istruzione e copertura di welfare per coniugi e figli dei dipendenti, equa redistribuzione delle agenzie comunitarie tra gli Stati membri. Danimarca, Spagna, Paesi Bassi, Svezia e Francia possano rappresentare candidature di tutto rispetto e di conseguenza le insidie maggiori per Milano, che ha già annunciato l’intenzione di ospitare l’Ema nel Pirellone.
Una decisione è attesa al più tardi entro il 20 novembre, quando il consiglio Affari generali sarà chiamato al voto. Si apre adesso la fase delle valutazioni delle candidature, affidata alla Commissione europea. Sarà l’esecutivo comunitario a dover stabilire come e quanto i criteri richiesti per ospitare un’agenzia comunitaria saranno più e meglio soddisfatti.
Sono invece otto a contendersi l’Eba, l’Autorità bancaria europea anch’essa destinata al trasloco causa uscita del Regno Unito dall’Ue. Non è questa una partita che riguarda l’Italia, che ha deciso di non presentare una candidatura nonostante fosse possibile. La prossima casa dell’Eba sarà in una delle città tra Bruxelles, Dublino, Francoforte, Lussemburgo, Parigi, Praga, Varsavia e Vienna.
Alla luce delle candidature ci sono sei Stati membri in corsa per entrambe le agenzie: si tratta di Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda e Polonia. Regola vuole che non si possano ottenere sia Ema sia Eba. Partecipare a entrambe le partite aumenta la possibilità di avere un organismo Ue sul proprio territorio.