Bruxelles – Il Regno Unito vuole mettere al bando i veicoli diesel e a benzina a partire dal 2040. Lo hanno annunciato ieri il governo di Theresa May, preoccupato per i livelli troppo alti di biossido di azoto nell’aria. Downing Street metterà anche 255 milioni di sterline (circa 290 milioni di euro) a disposizione dei governi locali per intraprendere azioni a corto e medio termine contro il cambiamento climatico. La misura segue a quasi un mese di distanza quella presa dalla vicina Francia, dove il ministro per la Transizione ecologica Nicolas Hulot ha presentato un piano per garantire aria più pulita. L’iniziativa di Parigi va persino oltre quanto contenuto nel programma elettorale del presidente Emmanuel Macron, ufficializzando l’intenzione di chiudere il mercato automobilistico transalpino ai veicoli alimentati a benzina o diesel entro il 2040, proprio come ora vuol fare la Gran Bretagna.
Regno Unito e Francia, insieme a Italia, Germania e Spagna, sono oggetto di una procedura d’infrazione aperta dalla Commissione europea per non aver ancora “affrontato le ripetute violazioni dei limiti di inquinamento dell’aria per il biossido di azoto (NO2) che costituisce un grave rischio per la salute”. Nel febbraio scorso l’esecutivo ha inviato l’ultimo avvertimento a questi Paesi, minacciando di portarli davanti alla Corte di giustizia Ue se non prenderanno provvedimenti.
Mentre alcuni Stati cominciano a muoversi, anche l’industria sta imboccando una svolta verde. Volvo ha annunciato qualche settimana fa di voler terminare la produzione di auto alimentate a combustibili fossili, mentre Bmw ha deciso di costruire una versione elettrica della sua Mini, che potrebbe essere prodotta proprio nel regno di Sua maestà.