Dati in discesa con il nostro Paese che doppia la media dell’area con la moneta unica
Il commissario Andor: “Cifre che ribadiscono la necessità di politiche per rilanciare l’economia”
L’occupazione è in calo dell’1% nella zona euro e dello 0,4% nell’Ue a 27. Sono i dati Eurostat riferiti al secondo trimestre del 2013 rispetto a quello dell’anno precedente. Il calo rispetto al primo trimestre è stato invece dello 0,1% nella zona euro, mentre il dato è risultato stabile nell’Unione a 28. In Italia il tasso è sceso dello 0,3% dopo il -1,2% dei primi tre mesi del 2013, ed è calato del 2,2% in confronto al secondo trimestre 2012. L’ufficio statistico dell’Ue ha stimato in 221,8 milioni gli uomini e le donne occupate nell’Ue e in 145 milioni quelli nella zona euro.
Questi dati sono la prova che “non c’è nessuna ragione per festeggiare”. È stato questo il commento del commissario Ue all’occupazione, Laszlo Andor, che ha fatto un appello agli Stati affinché mettano in campo azioni a favore dell’occupazione e ad attuino le riforme strutturali decise. “Queste cifre – ha dichiarato Andor – ci ricordano che le politiche di rilancio dell’occupazione restano essenziali sia nei Paesi del centro che in quelli della periferia dell’Europa”. Secondo il commissario “per risolvere la crisi sono necessari nuovi progressi” nonché la realizzazione di un’autentica Unione economica e monetaria che sappia anche rilanciare il suo aspetto sociale.