Roma – Sono i trafficanti di esseri umani a detenere le chiavi dei flussi di migranti verso l’Europa, e l’Ue non può più permetterlo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, visitando il comando generale delle Capitanerie di Porto, a Roma, loda la Guardia costiera italiana ma richiama le responsabilità dell’Unione europea, che nonostante una missione comune avviata ad hoc per il contrasto dell’immigrazione irregolare, l’operazione navale Sophia affidata all’ammiraglio italiano Enrico Credendino, sembra ancora lontana da una soluzione condivisa del problema.
“Nel corso degli anni, sono tante le vite salvate nel Mediterraneo”, sottolinea il capo dello Stato, “e questo ha comportato sulla Marina militare e la Guardia costiera la riconoscenza dell’Europa e del mondo intero”. Tuttavia, prosegue l’inquilino del Colle, il nostro “mare che è sempre stato di allevamento di civiltà, luogo di scambi, di conoscenza, e che è sempre più il baricentro della vita europea, è anche attraversato quotidianamente da sofferenze e da traffici inaccettabili che vanno contrastati, perché non si può affidare ai trafficanti di essere umani la chiave delle immigrazioni in Europa”.
Il capo dello stato torna dunque a invocare una politica comune europea, mentre proseguono le difficoltà dei 27 più uno a trovare intese, se non per le dimensioni del controllo delle frontiere e dell’azione esterna. Nessun progresso sul fronte della condivisione dell’accoglienza, che anzi continua a generare tensioni tra Paesi membri, come quelle tra Austria e Italia per il valico del Brennero. Una polemica, quella sulla reintroduzione dei controlli minacciata da Vienna, che sa molto di campagna elettorale e per nulla di decisione dettata da un reale rischio di invasione.
Il braccio di ferro tra Roma e Vienna è stato scatenato dall’ipotesi, ventilata da alcuni giornali nei giorni scorsi, che l’Italia sarebbe pronta a concedere 200mila permessi straordinari per consentire ai migranti di spostarsi liberamente negli altri Paesi Ue. Ipotesi smentita dal ministro degli esteri Angelino Alfano e contraria alle norme europee secondo la Commissione. Ma con le urne che si avvicinano – in Austria si vota a ottobre per le politiche e in Italia la prossima primavera – molti trovano conveniente alzare i toni e andare allo scontro sul tema dei migranti.