Roma – Un’app per smartphone e tablet che consente di connettersi alla prima rete nazionale wifi gratuita e aperta a cittadini e turisti. È Wifi.Italia.It, l’applicazione per connettersi a una rete che – sebbene l’app funzioni ancora a macchia di leopardo e sia attiva principalmente nel centro-nord del Paese e a quanto pare solo con numeri di telefono italiani –, secondo il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, è “uno strumento davvero indispensabile per il turismo, che nei prossimi anni sarà sempre più esperienziale”.
Uno strumento che però avrà bisogno di essere migliorato. La scarsa diffusione – mentre scirviamo è stata scaricata da poco più di una decina di utenti, secondo Google store – può dipendere dal fatto che l’app sia stata lanciata oggi. Tuttavia, se non si risolvono i problemi di copertura della rete, difficilmente gli utilizzatori aumenteranno. Infatti, città importanti come Milano o Firenze sono abbastanza tempestate di hotspot per l’accesso al wifi. I turisti che visitano Roma, invece, trovano al momento appena 6 punti dai quali possono connettersi. Un’altra delle mete italiane più gettonate dai visitatori stranieri, la città di Venezia, addirittura non ha alcun hotspot collegato con la rete wifi.italia.it.
Il progetto, in ogni caso, rientra nel quadro degli obbiettivi di digitalizzazione posti dall’Unione europea ed è apprezzato dalla Commissione europea, evidentemente fiduciosa che venga rapidamente potenziato con l’inserimento di molti più punti d’accesso. Il direttore generale della Dg Connect, Roberto Viola, partecipando stamane alla presentazione presso lo Spazio europa di Roma, ha espresso comunque giudizi positivi per l’iniziativa. Le finalità sono in linea con ‘Wifi4Eu’, “l’iniziativa dell’Ue che permetterà alle comunità locali di realizzare una rete Wifi ad alta velocità, aperta , gratuita, per tutti i cittadini che vivono o visitano le comunità locali”, spiega il funzionario europeo. “Serve soprattutto per quelle comunità che non hanno i fondi e la disponibilità per poter realizzare un progetto del genere”, sottolinea.
Viola coglie poi l’occasione per spronare il nostro Paese a fare di più per mettersi al passo col resto dell’Ue nello sfruttamento delle nuove tecnologie. In particolare, indica il rappresentante della Commissione, “è importante che l’Italia completi il percorso per la realizzazione dell’identità digitale, e che venga offerta ai cittadini come forma di amministrazione avanzata, la cosiddetta amministrazione 4.0”.
Rilievo raccolto dal sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli. “L’identità digitale è un progetto su cui l’Italia sta andando avanti ma deve recuperare un ritardo”, riconosce l’esponente dell’esecutivo. “L’obbiettivo”, assicura, “è di arrivare al completamento entro l’inizio del 2018, per essere in regola con l’agenda europea”.