Costerà 16 milioni (0.031 euro a cittadino) e durerà sino all’elezione del nuovo presidente della Commissione europea
“L’unica strada per legittimare e influenzare il processo decisionale dell’UE passa attraverso il Parlamento europeo”, sostiene Anni Podimata (S&D), uno dei due Vicepresidenti del Parlamento europeo responsabili per la comunicazione. E dunque i cittadini devono essere coinvolti, il che vuol dire che devono votare, e dunque debbono essere stimolati a farlo. Gli si deve spiegare che il loro vota conta, e che può influenzare il futuro.
Dunque da oggi parte una campagna informativa che durerà oltre un anno e costerà 16 milioni, 0,031 euro a cittadino. Una cifra che permetterà di fare tanto, pur essendo, per via della crisi, la metà di quella che fu spesa nel 2009. Una cifra contenuta, fanno sapere in Parlamento per stoppare le polemiche già scattate da parte britannica, anche rispetto a quanto si spende (con scarsissimo successo) negli Stati Uniti: 6 miliardi.
“Vi è la percezione che, nel corso dell’attuale crisi economica, al processo decisionale politico dell’UE sia mancata un’adeguata legittimazione – ha continuato Podimata presentanto la campagna a giornalisti di tutta Europa -. Solo i cittadini, gli elettori UE, detengono l’esclusiva possibilità di determinare le maggioranze politiche del Parlamento, che indicherà la strada per forgiare la legislazione, sfidando la cattiva politica e portando avanti il dibattito nei cinque anni successivi alle elezioni”.
“Il Parlamento europeo è la Camera dei cittadini dell’UE – noi diamo voce ai cittadini nel processo decisionale dell’UE”, ha sottolineato Othmar Karas (PPE), l’altro Vicepresidente responsabile per la comunicazione. “Questa volta è diverso. La campagna ci condurrà alle elezioni europee del 22-25 maggio 2014, ma anche oltre, fino a quando il Parlamento eleggerà il Presidente della Commissione europea e approverà l’agenda politica della nuova Commissione”.
Attualmente, le leggi nazionali sono decise in base a regole che al 75% sono fissate a livello europeo e il Parlamento europeo ha poteri sempre più simili a quelli di un Parlamento nazionale. Grandissima parte della legislazione comunitaria non può esser fatta senza l’approvazione degli eurodeputati. Da qui, l’importanza per gli elettori di conoscere quali decisioni sono prese e come possono essi stessi influire su tali decisioni.
La campagna si svolgerà in quattro fasi. La prima fase inizia ora, con la presentazione dello slogan AGIRE.REAGIRE.DECIDERE. Questa fase si propone di spiegare i nuovi poteri del Parlamento europeo e le loro implicazioni per le persone che vivono nell’Unione europea. La fase due, da ottobre a febbraio 2014, metterà in evidenza cinque temi chiave – economia, lavoro, qualità della vita, denaro e UE nel mondo – con una serie di eventi interattivi nelle città europee. La fase tre, la campagna elettorale vera e propria, inizierà a febbraio e si concentrerà sulle date elettorali (22-25 maggio), che saranno aggiunte al logo, con l’avvicinarsi delle elezioni.
Dopo le elezioni, la fase finale si concentrerà sul neo-eletto Parlamento europeo che verrà chiamato a dare la sua fiducia al prossimo Presidente della Commissione europea e sull’inaugurazione della nuova Commissione. Quesata volta il ruolo potrebbe essere più decisivo che in passato, se i partiti europei riusciranno, come proposto a larghissima maggioranza dall’Eurocamera, ed indicare i candidati presidenti prima delle elezioni, vincolando così i governi (che mantengono il potere di indicare il candidato che dovrà avere la fiducia) a una scelta che consideri il voto dei cittadini.
Lo slogan AGIRE.REAGIRE.DECIDERE. sottolinea, spiegano al Parlamento, che “gli elettori europei possono esercitare il loro potere recandosi alle urne, per determinare il futuro assetto dell’Europa”.