Bruxelles – Davanti a sfide come la siccità e la crescente domanda in molti paesi dell’Ue, è necessaria una combinazione di misure tariffarie e non-tariffarie per ottenere una migliore gestione delle risorse idriche da parte delle famiglie. Non esiste una soluzione rapida, tuttavia le politiche adottate finora dall’Ue hanno incoraggiato gli Stati ad attuare pratiche di gestione migliori. È quanto risulta dalla valutazione svolta dell’Agenzia europea dell’ambiente su come viene gestita la domanda di acqua delle famiglie in otto paesi dell’Ue: Italia, Cipro, Danimarca, Francia, Germania, Romania, Spagna e Svezia.
Le conclusioni del report dell’Aea intitolato ‘Gestione dell’acqua in Europa: prezzi e approcci non tariffari per la conservazione dell’acqua’, sottolineano che la domanda di acqua per il consumo domestico in Europa risulta in continuo aumento e denunciano uno sfruttamento eccessivo delle risorse idriche sotterranee, dovuto ai consumi provenienti non soltanto dai settori residenziali e turistici, ma anche da quelli dell’industria e dell’agricoltura. La maggiore intensità e frequenza di siccità e scarsità d’acqua sono state identificate come le sfide maggiori per i paesi sotto esame e lo stress idrico è un problema che colpisce oltre 100 milioni di persone durante tutto l’anno in Europa. Inoltre, sebbene la scarsità d’acqua durante i mesi estivi sia più pronunciata negli Stati del sud, il problema sta interessando sempre di più anche i paesi che si trovano a nord dell’Europa come il Regno Unito e la Germania.
Gli studi condotti negli otto paesi, selezionati in base alla copertura geografica, ma anche in modo da riflettere la diversità delle problematiche e degli approcci di gestione della domanda di acqua, hanno evidenziato, in particolare, il successo delle politiche di tariffazione delle acque (prelievi o tariffe per l’uso dell’acqua, ad esempio) combinate ad altre misure, come la promozione dell’uso di dispositivi di risparmio idrico per docce e rubinetti, o la realizzazione di campagne di educazione e sensibilizzazione.
Nonostante i dati positivi risultanti dal mix di politiche tariffarie e non-tariffarie adottate in Europa, la valutazione dell’Aea rileva anche la necessità di una progettazione migliore a livello nazionale e locale per l’elaborazione di una combinazione più efficace tra i due diversi tipi di misure, al fine di ottenere risultati migliori in termini di riduzioni dei consumi da parte delle famiglie e incrementare l’efficienza.