Bruxelles — Sono arrivati al confine del Brennero i quattro mezzi corazzati che il Ministero della Difesa austriaco ha inviato in vista di un intervento di controllo sui migranti dall’Italia, ma al momento sono parcheggiati in una caserma nei pressi di Kranebitten. I militari viennesi, secondo quanto annunciato non più di 24 ore fa dal titolare della Difesa austriaco, Hans Peter Doskozil, sarebbero pronti a intervenire per un’azione considerata “indispensabile se l’afflusso di migranti dall’Italia non diminuisce”.
Secondo la stampa austriaca, dovremo aspettare giovedì per una decisione definitiva, lo stesso giorno in cui il ministro degli interni austriaco Wolfgang Sobotka è atteso a Roma. “Si tratta di farsi trovare pronti” ha chiarito il ministro degli esteri austriaco Sebastian Kurz. Ma le immagini parlano chiaro e la tensione al confine con l’Austria è palpabile. “Non è questione di carri armati – ha proseguito Kurz – si tratta piuttosto di fare il punto su come affrontiamo il tema dell’immigrazione illegale”.
L’atteggiamento dell’Austria viene definito dallo stesso Kurz un messaggio nei confronti di Roma e Bruxelles. “Abbiamo accolto più persone di quanto non abbiano fatto gli altri Stati europei”. Kurz non si lascia andare a mezzi termini, chiarendo come i soccorsi in mare dell’Ue non rappresentino un biglietto per l’Europa e i profughi debbano essere respinti o fermati alle frontiere esterne. Eppure i numeri dicono altro, la scorsa settimana 68 migranti hanno attraversato il confine dall’Italia verso l’Austria, solo 68, ma nel verso opposto ne sono passati 73, 5 in più.