Bruxelles – Ci sono 6,4 miliardi di euro in Europa che potrebbero essere destinati agli aiuti per l’accoglienza ai rifugiati. Lo dice il Parlamento europeo in una risoluzione approvata oggi a larghissima maggioranza, e che è indirizzata principalmente ai governi dei Paesi membri.
Si tratta di un sacco di soldi, che potrebbero davvero fare la differenza, se gli Stati volessero dare una vera prova di solidarietà verso chi accoglie i rifugiati.
Tutto nasce da una serie di errori. In sostanza per l’incapacità da parte degli stessi governi di spendere i fondi europei e per gli effetti della Brexit sulla sterlina. In particolare questa somma è composta da 4,889 miliardi di euro non spesi e destinati principalmente ai fondi di coesione e di 1,511 miliardi di perdita di gettito dovuta al deprezzamento della sterlina britannica rispetto all’euro. Tutti questi soldi dovrebbero ora, secondo le norme dell’Ue, essere restituiti ai Paesi che li avevano versati, come loro “quota” di partecipazione al club europeo.
Secondo il deputato socialdemocratico tedesco Jens Geier, e secondo l’Europarlamento che ha accettato la sua proposta con 556 voti a favore e 79 contrari “gli Stati membri dovrebbero utilizzare i fondi rimasti dal 2016 per onorare i propri impegni in relazione alla crisi dei rifugiati, e a far coincidere il contributo dell’Unione con i fondi fiduciari dell’Ue e il nuovo Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile”.
Se non sarà così i soldi torneranno a quegli stessi governi che non hanno saputo spenderli, facendo nel 2016 molto peggio di quanto fecero nel 2015, quando l’eccedenza di bilancio fu di soli 1,3 miliardi di euro.