Bruxelles – Nella zona euro c’è una ripresa “al di sopra del trend e ben distribuita” ma serve comunque “prudenza” e quindi “dobbiamo persistere nella nostra politica monetaria” con un aggiustamento graduale dello stimolo della Banca centrale europea. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, durante il forum delle banche centrali a Sintra, in Portogallo. La ripresa comunque ha già avuto dei grossi effetti positivi per Draghi secondo cui “una ripresa più forte ha dato una nuova voce alla maggioranza silenziosa in Europa. E le voci a favore di un decesso dell’Unione europea e dell’euro sono diventati appena dei sussurri”. Ora “è il momento di riflettere su come possiamo capitalizzare le migliori condizioni cicliche per migliorare in modo strutturale lo scenario”.
Dall’inizio degli acquisti di titoli pubblici a gennaio 2015 da parte della Bce, l’economia dell’Eurozona è cresciuta del 3,6%, “più degli Usa dopo il Qe1 e il Qe2 nello stesso periodo” e nello stesso lasso di tempo “l’occupazione è cresciuta di oltre quattro milioni”, ha rivendicato Draghi.
Nell’Eurozona “c’è una ritrovata fiducia nel processo di riforma e nel sostegno alla coesione, che potrebbero aiutare a liberare domanda e investimenti”. Per anni, ha dichiarato Draghi “l’Eurozona è stata avvolta in una nube d’incertezza sulla possibilità di realizzare le necessarie riforme sia a livello nazionale che dell’Unione”, un freno alla fiducia e agli investimenti, mentre oggi “le cose sono cambiate” e sul versante politico “spirano venti a favore”.