Bruxelles – Due anni dopo è tutta un’altra storia. Due anni dopo è serie B, è già serie B, e la possibilità di tornare ai massimi livelli del calcio. Il Parma ce l’ha fatta. Due anni dopo il fallimento societario che ha visto una delle migliori realtà calcistico-sportive d’Italia sprofondare nel campionato dilettanti, il Parma ritrova la serie B. Lo fa battendo 2-0 l’Alessandria nella finale dei play-off. Un gol per tempo (Scavoni all’11°, Nocciolini al 68°) permettono di portare a temine l’obiettivo sudato più del previsto. La squadra emiliana non è riuscita a ottenere la promozione diretta, ed ha dovuto ricorrere agli spareggi. La roulette russa dei calci di rigore in semifinale ha regalato più di un brivido alla squadra e alla sua città, che hanno potuto festeggiare. E’ festa, è la festa del Parma.
Da quando i giallo-blu patirono il crack scomparendo dal calcio professionistico, squadra e nuova società fecero del ritorno immediato in serie A l’imperativo del nuovo corso. Finora la promessa è stata mantenuta. Un anno in serie D e subito promozione in Lega Pro. Un anno in Lega Pro e subito promozione in serie B. Il prossimo anno il Parma avrà la possibilità di giocarsi il ritorno nella massima serie. Non sarà facile, ma riuscirci sarebbe il coronamento di un’impresa che in pochi sarebbero in grado di fare. O meglio, un’impresa che solo i grandi potrebbero compiere, e il Parma grande lo è. La sua storia parla di un momento in cui l’Europa si inchinava di fronte allo squadrone emiliano, e applaudiva estasiata le gesta di una provincia diventava capitale europea del calcio in quel momento tra il 1993 e il 1998 in cui le quattro coppe europee vinte alimentavano il mito Parma.
Sarà per questo che nonostante le vicissitudini societarie e di conseguenza sportive del Parma si interessa anche la stampa internazionale. Di quest’ultima impresa ne scrivono in Regno Unito, ne danno conto in Croazia, ne parlano i siti greci, così come quelli irlandesi e olandesi. Della seconda promozione consecutiva del Parma sono stati informati subito anche in Indonesia. Non c’è che dire, c’è un mondo intero che segue con una certa passione il Parma.
La serie A non è impossibile, guardando a quello che è successo in serie B questa stagione. Delle tre squadre promosse in A – Spal, Hellas Verona e Benevento – due lo hanno fatto da neo-promosse in B. Parma oggi può festeggiare, e da domani può continuare a credere nella risalita. Non sarà facile, questo no. Occorrerà rinverdire una rosa che appare forse poco anagraficamente adeguata per il campionato cadetto. Nel Parma fresco vincitore dei play-off di Lega Pro ci sono ben otto nomi con più di 30 anni. Tra questi ovviamente c’è lui, Alessandro Lucarelli, il capitano, l’uomo che ha deciso di legare il suo destino a quella della squadra. L’ha seguita in serie D, e l’ha riportata, da capitano, in serie B. Vuole esserci, quando il Parma tornerà in A. Magari già nel 2018.