Bruxelles – Il Consiglio dei ministri europei per la Salute e le politiche sociali invita gli Stati membri a fermare l’aumento dell’obesità infantile presente in numerosi Paesi dell’Ue. Una sfida importante per la salute, secondo i rappresentanti dei governi europei, perché le persone in sovrappeso hanno maggiori rischi di incorrere in una serie di problemi medici come diabete, asma, ipertensione e malattie cardiovascolari.
Per i ministri bisogna combattere il fenomeno già in età infantile per evitare che i bambini restino in sovrappeso anche in età adulta. Un problema, quello dell’obesità, che nasce dalla mancanza di attività fisica e da diete adeguate. Per questo, il Consiglio invita gli Stati membri a promuovere l’attività fisica nelle scuole e nei club di svago e a ridurre la pubblicità di cibi ricchi di zuccheri e grassi, in particolare degli spot rivolti a bambini e adolescenti .
Secondo l’Istituto di statistica europeo (Eurostat), nel 2014, quasi un adulto su sei in Europa (dai 18 anni in su) può essere considerato in sovrappeso o obeso, ovvero circa il 51,6% dei cittadini comunitari (di cui 35,7% in pre-obesità e 15,9% obesi). Inoltre, la quota di obesi varia a seconda dell’età o del livello di istruzione: cresce con l’aumentare degli anni, passando dal 5,7% tra 18 e 24 anni al 22,1% tra i 65 e i 74 anni, e diminuisce con l’aumentare del livello educativo, passando dal 20% di persone in sovrappeso con un livello basso di istruzione all’11,5% per la popolazione con un alto livello educativo.
Tra gli Stati membri dell’Ue per i quali sono disponibili i dati, le percentuali più basse di obesità tra la popolazione di 18 anni o superiore si registrano in Romania (9,4%) e in Italia (10,7%), davanti ai Paesi Bassi (13,3%), Belgio e Svezia (entrambi 14,0%). All’estremità opposta della classifica, l’obesità ha interessato più di 1 su 4 adulti a Malta (26,0%), e circa 1 su 5 in Lettonia (21,3%), Ungheria (21,2%), Estonia (20,4%) e Regno Unito (20,1%).